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Bastia Umbra
19 Maggio 2024
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Corriere dell'Umbria

Studenti in campo per la sfida dei rifiuti

fratellini.jpgHa obiettivi ambiziosi il progetto “Fate i secchioni!”, ideato da Gesenu e portato avanti anche dal Comune

BASTIA UMBRA Comunicare l’importanza di differenziare i rifiuti in modo corretto perché possano tornare a rivivere grazie al loro riciclo:è questo l’obiettivo del progetto “Fate i secchioni! L’arte del riciclo” al quale anche gli studenti di Bastia Umbra hanno aderito con entusiasmo. Il progetto didattico,ideato da Gesenu in collaborazione con i Comuni del territorio e le istituzioni scolastiche, è imperniato sui temi della raccolta differenziata ed è rivolto alle scuole di ogni ordine e grado per educare alla difesa e alla conservazione dell’ambiente,trattando il tema dei rifiuti attraverso la stimolazione del senso civico attraverso l’agire
quotidiano.Sul piano pratico,ai ragazzi è richiesta la personalizzazione creativa di due contenitori di cartone perla raccolta della carta e della plastica, consegnati ad ogni classe che partecipa all’iniziativa, decorandoli secondo la propria ispirazione artistica con pennarelli,acrilici, tempera, bombolette spray, collage e molte altre tecniche. I lavori più originali saranno premiati da Gesenu e le premiazioni si terranno in primavera.Il progetto “Fatei secchioni!” è stato presentato nelle scorse settimane nella sala della consulta della sede comunale da Vanessa Cardenas, esperta in comunicazione ambientale di Gsa gruppo Gesenu, alla presenza del sindaco Ansideri e del vicesindaco Fratellini in qualità di assessore all’ambiente. “Il progetto – ha sottolineato Ansideri -intende offrire un’occasione divertente per coinvolgerei più giovani in un percorso educativo già da tempo avviato con successo dalla nostra  amministrazione.Ogni iniziativa del genere è da considerarsi come un nuovo punto di partenza per ampliare gli strumenti attraverso cui trasmettere di generazione in generazione valori e comportamenti positivi in tema di sostenibilità ambientale”.“Iniziative come questa – ha aggiunto Fratellini – rappresentano una dimensione ideale dell’educazione ambientale,poiché attuata tramite processi comunicativi portatori di contenuti culturali che consentono l’apprendimento, ma anche la conseguente diffusione all’interno dei nuclei familiari fino a raggiungere l’intera comunità sociale”.

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