Indagini rivolte in particolare all’ambiente dei fornitori e dei dipendenti. Per la polvere sono in corso analisi
di Sara Caponi
BASTIA UMBRA – Si segue la pista dell’atto intimidatorio per le due buste sospette recapitate l’altro ieri al Nuovo molino di Assisi situato a Bastia Umbra, di proprietà del gruppo Grigi cereali,e in uno studio legale del perugino che si occupa della società. Le due buste,una indirizzata al titolare dell’azienda e l’altra al- l’avvocato che gestisce alcune pratiche del gruppo Grigi,erano praticamente identiche ed entrambe contenevano al loro interno della polvere sospetta e un foglio con l’agghiacciante scritta “Contiene antrace”.Sei persone,tutte donne di cui due incinte,tre dipendenti dell’azienda e tre dello studio legale entrate in contatto con le due buste sospette,sono state trasferite in via precauzionale al reparto malattie infettive dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, anche se da subito il colore marrone della polvere ha portato medici e inquirenti a escludere il rischio di contaminazione da antrace, che al contrario si presenta come finissima pol vere bianca.Nonostante l’evidente stato di agitazione, nessuna delle donne presentava alcun sintomo preoccupante. Completata la profilassi, pertanto, le dipendenti sono state dimesse dall’ospedale nel giro di poche ore con la prescrizione di una terapia antibiotica domiciliare a scopo preventivo.Per conoscere la composizione chimica della polvere sospetta le due buste sono state sigillate e prese in consegna da personale Nb-cr dei vigili del fuoco,attrezzato per il rischio da contaminazione nucleare, batteriologica e chimica,e inviate all’istituto zooprofilattico di Foggia. In attesa dell’esito delle analisi i carabinieri di Assisi, coordinati dal maggiore Marco Sivori, hanno avviato delle indagini volte a risalire all’autore – o agli autori – del gesto. Anche se le analisi escluderanno la presenza di agenti contaminanti,e pur in assenza di minacce esplicite, l’invio delle due buste si traduce in procurato allarme prefigurandosi come atto in qualche modo intimidatorio. Gli inquirenti si concentrano in particolare sui rapporti dell’azienda con dipendenti e fornitori.Compito non facile,vista l’assenza di minacce pregresse e considerato che, secondo quanto riscontrato, l’azienda gode di ottima salute, tanto da aver di recente ampliato il proprio organico assumendo nuovo personale.