La sindaca Paola Lungarotti davanti ad un impegno preso nella conferenza dei capigruppo a fine ottobre 2023 sull’apposizione di una targa commemorativa per il centenario del martirio di Giacomo Matteotti, sinora disatteso dalla sua giunta, ha avuto l’ardire di parlare di strumentalizzazione del fascismo. È evidente che la sindaca di Bastia faccia il coro al governo Meloni che non riesce a pronunciare la parola antifascismo su cui si fondano i valori della Resistenza e la Repubblica Italiana. Il suo voto di astensione con i tre consiglieri di Fratelli d’Italia più quello del consigliere civico Luigi Errico al nostro ordine del giorno approvato a maggioranza dei presenti, con voto bipartisan dell’area progressista e di quella di centrodestra, corrisponde a negare che Matteotti sia stato un martire del fascismo.
È chiaro che siamo al paradosso. In compenso siamo giunti a fine consiliatura con l’approvazione di ben 14 delibere di cui 5 ordini del giorno e mozioni a maggioranza dei presenti contro il parere della giunta. Negli ordini del giorno da noi presentati per esprimere la contrarietà alla stazione dell’alta velocità Medioetruria nella sperduta campagna toscana di Creti e il già citato atto sull’assassinio di Matteotti abbiamo assistito ai distinguo dei civici in seno a ciò che resta dell’esigua maggioranza Lungarotti. Una compagine sempre più a destra nonostante cinque anni fa si presentò come garante dei valori della vecchia e sepolta Democrazia Cristiana.
Inoltre, rispedisco al mittente con spese a carico l’epiteto che mi è stato rivolto circa la mia presunta frustrazione durante la discussione sull’alta velocità. Casomai è la sindaca a dover prendere atto che già da un bel po’ è lei stessa a traballare come i denti decidui.
Di certo possiamo esprimere tutta la nostra soddisfazione per essere il primo comune dell’Umbria che dopo l’inserimento dei rischi della crisi climatica nello Statuto della Regione (con il consenso di tutti i gruppi politici dell’Assemblea Legislativa, prima regione in Europa a farlo con un articolo autonomo dedicato al clima proposto dal consigliere regionale Thomas De Luca del Movimento 5 Stelle) ha accolto la mia sollecitazione durante i lavori della Commissione consiliare speciale per la revisione dello Statuto comunale e del Regolamento per l’organizzazione e il funzionamento del consiglio comunale istituita il 14 marzo 2022. Dopo due anni, è arrivata a compimento la revisione del Regolamento e ieri sera è stato approvato all’unanimità il nuovo Statuto comunale con l’introduzione dell’art. 6 che recepisce gli effetti della crisi climatica e le sue conseguenze già oggi visibili in maniera preoccupante. Prenderne atto è il passo necessario per cominciare a ripensare urbanistica, pianificazione economica, agricoltura, sanità, Protezione Civile in modo da salvare vite umane e mettere in sicurezza le nostre città in questa nuova e mutata realtà. Prendersi cura della nostra casa a partire dal Comune non è un vincolo bensì un presupposto di sviluppo. Perché significa prenderci cura di noi stessi.
10/04/2024
Laura Servi, consigliera comunale M5S Bastia Umbra