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26 Aprile 2024
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Attualità

Il problema che attanaglia la nostra società non è tanto il coronavirus, ma l’INQUINAMENTO da mascherine e guanti.

Il problema che attanaglia la nostra società non è tanto il coronavirus, ma ciò che l’ha prodotto, insieme a tante altre condizioni che identificano la nostra vera miseria; e cioè il lassismo, la leggerezza e la manipolazione incontrollati con cui trattiamo l’ambiente del quale siamo, sempre lo dimentichiamo, soltanto ospiti temporanei. 

L’urgenza che sta emergendo e che con il tempo, conoscendo le nostre teste malate, è destinata a diventare un’emergenza mondiale, è l’INQUINAMENTO da mascherine e guanti, e altri presidi sanitari, usati in questo periodo. 

Per professione sono indotto a camminare e viaggiare con l’auto per il nostro Comune. Più volte vedo già ai lati delle strade, gettati senza alcuna curanza da parte di scellerati, questi dispositivi sanitari di protezione la cui degradazione richiede decenni alla natura, e in particolari condizioni non verranno per nulla smaltiti. 

 

L’umanità non ha mai imparato dalle lezioni della storia, questa è la prova che a molti anche il coronavirus non sta insegnando nulla, e continuano imperterriti a comportarsi in modo arrogante e totalmente irrispettoso del bene comune, con una boria e presunzione d’onnipotenza tali che stupiscono e sconcertano allo stesso tempo. 

Guardate le foto: questo è il rispetto che abbiamo nei confronti del nostro illustre concittadino Francesco, del quale sfruttiamo l’immagine a fine di lucro, ma in realtà a più riprese dimostriamo di non averne alcuna considerazione. 

Immagino che non serva a nulla scongiurarvi di riflettere: io non ho più tanti anni da vivere su questa terraal massimo tra 20 e 30 anni; ma non posso non pensare a quei bambini che in questi giorni vedo solitari giocare timidamente con una palla nelle poche ore d’aria, nascosti da una mascherina: ebbene, se non capiamo che essi sono l’immagine reale e viva del nostro riprovevole comportamento di sempre, il coronavirus, e i nonni che s’è portato via, saranno passati davvero invano. 

Che parta da Assisi l’allarme al mondo intero: pensare a prevenire una catastrofe naturale peggiore di qualsiasi infezione: smaltiamo in maniera corretta i milioni di mascherine e guanti e camici, e altre schifezze che produciamo in questo periodo, altrimenti ci affogheremo dentro. 

 

 20/05/2020

Mauro Loreti 

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