Concordo molto con il Corriere della Sera di oggi che, con Francesco Verderami, parlando dei moderati cita come ampio errore “rincorrere i populisti” (e gli estremismi) offrendo un’immagine di “subalternità che prelude al passaggio di consegne”: dalla tradizione popolare a quella populista (sono molto chiari i riferimenti).
L’ambiguità dei moderati è il fatto rilevante di questi tempi dove molti “non potendo, forse non volendo, rinunciare a qualcosa” (vedi seggi, incarichi e protezioni) stanno diluendo la loro azione. Invece proprio ora bisogna avere il coraggio di cambiare ma con libertà e la capacità di fare attraverso la responsabilità, anche etica, di proporre soltanto idee realizzabili sul piano tecnico e finanziario.
Siamo convinti in Umbria, anche dopo il successo di ieri (oltre 160 “delegati e rappresentanti” civici da ogni zona sul tema della Sanità), che la strada, dal basso e dalle regioni, sia quella della costruzione di un nuovo, e autentico, movimento civico, civile, moderato e popolare che ponga a fondamento la Costituzione e una Europa rinnovata, forte e unita.
Noi, nel 2020 in Umbria, cercheremo da dare, per quanto possibile, un contributo a tale progetto.
23/09/2018
Claudio Ricci
Consigliere Regionale, componete “Ricci Presidente – Italia Civica”