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Attualità

Firmata la Convenzione fra Questura di Perugia e USL Umbria 1 per i servizi del CRES.

I dipendenti della Polizia possono pianificare agevolmente i controlli cardiovascolari grazie ad un accordo che è il primo in assoluto in Italia

Perugia, 4 settembre 2017 – Firmata oggi una Convenzione fra la Questura di Perugia e la USL Umbria 1 che consentirà di attuare interventi di prevenzione della salute per tutti i dipendenti della Questura attraverso la verifica della salute cardiovascolare dei poliziotti e, in caso di patologie, prenderli in carico fino alla guarigione, grazie anche a collaborazioni e consulenze che il CRES ha con l’Azienda Ospedaliera di Perugia per l’Aritmologia e con la Cardiochirurgia di Ancona ed altre istituzioni.

«La valutazione delle conseguenze che può produrre il notevole stress e la grande produzione di adrenalina, correlato alla tipicità di una professione che richiede spesso non solo costante attenzione ma il mante

 

nimento di altissimi livelli di allerta anche per periodi prolungati – ha spiegato il Questore Francesco Messina – ha spinto i vertici dei due enti a trovare un punto d’incontro nell’interesse dei poliziotti». Grazie all’accordo a tutti i dipendenti della Polizia di Stato che lo vorranno sarà possibile pianificare controlli specifici quali ECG, visita di Screening ed ecocardiogramma utilizzando un canale diretto per il tramite dell’Unità Operativa CRES.

Laddove emergessero criticità particolari i dipendenti saranno presi in carico direttamente dal sistema sanitario per ulteriori approfondimenti.

Va sottolineato che questa convenzione è la prima in assoluto in Italia che viene siglata per aumentare la prevenzione cardiovascolare del rischio professionale nella Polizia di Stato e sarà sicuramente un modello da seguire e si inquadra nel più ampio disegno avviato dal Ministero dell’Interno che vede nuovi piani di osservazione e tutela sanitaria incentrati sulla prevenzione ed i controlli.

«Questa convenzione nasce dall’esigenza – ha detto Andrea Casciari Direttore Generale USL Umbria 1 – di fare lo screening cardiologico ai dipendenti della Questura. Il nostro CRES, che in funzione dalla fine del 2016, è all’avanguardia a livello interregionale per quello che riguarda la cardiologia sportiva e riabilitativa e nel quale vengono fatte tutte le prestazioni di cardiologia ambulatoriale. Accanto a questo abbiamo tutta l’attività ospedaliera di supporto che ci permette di prendere in carico i pazienti per eventuali interventi necessari. Noi stiamo puntando molto sullo screening cardiologico, sul secondo e terzo livello di cardiologia sportiva e sulla riabilitazione estensiva. Abbiamo un app

 

roccio a 360 gradi supportata da un reparto di cardiologia a Pantalla in grado, per esempio, di effettuare la Risonanza Magnetica Cardiovascolare, con personale di alto livello continuamente aggiornato anche all’estero».

Le visite e gli esami saranno effettuati dietro pagamento del ticket previsto per la prenotazione che verrà versato dal dipendente al momento della prenotazione.

La dottoressa Lucia Filippucci, Responsabile del CRES, ha sottolineato l’importanza della prevenzione proprio in una categoria di lavoratori come sono i poliziotti: «Con questa convenzione noi prenderemo in carico tutti i poliziotti che faranno richiesta: saranno sottoposti a visita con elettrocardiogramma, ecocardiogramma e prova da sforzo. Qualora si dovessero verificare eventi patologici noi siamo in grado di intervenire con la chirurgia riabilitativa per rimetterli al lavoro in sicurezza».

Il CRES (U.O. di Cardiologia Riabilitativa e Sportiva) della USL Umbria 1 è una nuova Unità Operativa Dipartimentale con sede presso l’Ospedale di  Pantalla e il Centro Servizi Grocco di Perugia ed è composta da 2 settori: Cardiologia Riabilitativa e Cardiologia Sportiva.


 

La Cardiologia Riabilitativa prende in carico, dal punto di vista cardiologico, nutrizionale, psicologico, il paziente dopo evento cardiaco (Infarto Miocardico, Sindrome Coronarica, Intervento Cardiochirurgico,  ecc) e lo segue in un iter diagnostico-terapeutico-riabilitativo, a breve e lungo termine, accompagnandolo al miglior recupero possibile della funzionalità cardiovascolare ed alla ripresa delle attività quotidiane. Il percorso prevede un approccio sia ambulatoriale multidisciplinare che riabilitativo con la presenza di fisioterapisti dedicati  in palestra. A completamento dell’ambito cardiologico presso le tre sedi è prevista anche l’attività di cardiologia diagnostica con ambulatorio di ECG+Visita, Ecocardiografia, Test Ergometrici, ECG Holter e Monitoraggio PA.

La Cardiologia Sportiva prevede la presenza di due ambulatori, uno di valutazione funzionale dell’atleta dal punto di vista cardiologico, respiratorio e metabolico, mediante l’esecuzione oltre ad esami cardiologici di base, del test cardiopolmonare; l’altro di inquadramento clinico-strumentale degli atleti a cui sono state riscontrate problematiche durante la visita medico-sportiva.

L’atleta sarà indirizzato, in tempi brevissimi,  ad eseguire esami cardiologici di secondo e terzo livello (Ecocardiografia adulto e pediatrica-Eco-stress-Eco-contrastografia-Ecotransesofageo-ECG Holter/24-48h-Monitoraggio PA/24h-RMN cardiaca-Esami Aritmologici-Valutazione Emodinamica-Consulenza Cardio-Genetica) tutti eseguibili nell’ambito dell’Ospedale di Pantalla. L’U.O. sarà composta da personale dell’USLUmbria1 e da collaborazioni esterne con medici specialisti dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e di altre aziende Ospedaliere. Oltre che l’attività clinica l’Unità prevede un’intensa attività di counseling al paziente e all’atleta e una continua attività scientifica volta all’aggiornamento ed alla formazione.

Presso l’ambulatorio di Cardiologia dello sport dell’Ospedale Media Valle del Tevere saranno effettuate due tipi di prestazioni: la valutazione funzionale dell’atleta e la visita cardiologica sportiva

Valutazione funzionale

La valutazione funzionale è un’esame che offre numerose indicazioni importanti all’atleta; consente infatti   di programmare in modo preciso l’allenamento ottimizzando la prestazione ed evitando il pericolo del superallenamento, come anche il calo della performance; può essere molto utile per indicare il tipo di sport più adatto e nell’’individuazione dei “talenti”; può servire inoltre  a strutturare un modello di allenamento  atto ad aggiustare i carichi di lavoro durante  le varie fasi dell’allenamento. La valutazione funzionale si rivolge a pazienti che non presentano controindicazioni cliniche alla pratica della attività sportiva, pertanto l’atleta viene sottoposto preventivamente a visita cardiologica, Ecg ed Ecocardiogramma con Ecocolordoppler.

Successivamente l’atleta viene sottoposto a test BIA (Bioimpedenziometria) che consente una valutazione iniziale della composizione corporea, tale da fornire informazioni dettagliate sul livello di forma fisica e sullo stato nutrizionale; la Bioimpedenziometria infatti permette di calcolare il metabolismo basale, le percentuali di massa muscolare e grassa, al fine di adattare allenamento e alimentazione; permette inoltre di escludere o valutare l’entità di eventuali stati di ritenzione idrica, nonché di verificare se l’acqua totale in valore assoluto e nei compartimenti intra ed extracellulari rimane stabile, indicando un sostanziale equilibrio idrico.

La valutazione termina con l’esecuzione del test cardiopolmonare, che rappresenta  un completamento del normale ecg da sforzo, consentendo di valutare, oltre alla parte elettrocardiografica, anche l’aspetto metabolico del paziente. Il tipo di apparecchiatura che viene utilizzato per eseguire il test da sforzo cardiopolmonare consente infatti, tramite l’utilizzo di una maschera, l’analisi dei gas che, insieme alla rilevazione durante sforzo della lattatemia, sarà in grado di fornire parametri quali il massimo consumo di Ossigeno (Vo2 max) e la soglia anaerobica, la cui conoscenza è di fondamentale importanza per l’atleta che voglia ottimizzare il proprio programma di allenamento.

La valutazione funzionale dell’atleta, grazie ai numerosi dati in grado di fornirci, rappresenta quindi, quando ripetuta nel tempo, anche uno strumento utilissimo nel valutare lo stato di forma attuale dell’atleta, evidenziando con parametri quantitativi, e quindi oggettivi, eventuali miglioramenti o peggioramenti della performance sportiva rispetto ad un periodo precedente.

Visita cardiologica sportiva

Questo tipo di prestazione prevede un inquadramento diagnostico ed eventualmente e successivamente terapeutico di tutti gli atleti a cui sono state riscontrate problematiche cardiologiche durante la visita medico sportiva.

Ai fini della concessione dell’idoneità sportiva, specie di quella agonistica, bisogna infatti escludere numerose patologie cardiache che possono costituire un rischio per l’incolumità dell’atleta.

Patologie di natura valvolare, ischemica, patologie genetiche, difetti congeniti, cardiopatie di natura infiammatoria, costituiscono infatti una minaccia per l’atleta ancor più rispetto ad una persona sedentaria, visti i carichi di lavoro a cui viene sottoposto il sistema cardiovascolare durante un esercizio strenuo.

L’atleta che ci verrà inviato dai colleghi medico sportivi sarà sottoposto a visita cardiologica, Ecg ed Ecocolordoppler cardiaco, dopodiché sarà guidato nel percorso ritenuto più opportuno, con esami diagnostici di secondo e terzo livello, la maggior parte dei quali sarà effettuata all’interno dell’ospedale stesso. Sarà possibile infatti effettuare il test ergometrico al cicloergometro o al treadmill, il Test cardiopolmonare, l’Ecg dinamico delle 24 ore sec. Holter, il Monitoraggio della PA dell 24 ore, l’Ecocardiogramma transesofageo, l’Ecocontrastografia cardiaca, l’Ecocardiogramma da stress fisico con lettoergometro, la RMN cardiaca ed i Tilt test. Inoltre saranno attivi una volta a settimana un ambulatorio di aritmologia ed uno di cardiologia interventistica e sarà attivata una stretta collaborazione con un centro di riferimento per la  diagnosi di patologie cardiache di origine genetica.

Il servizio in sintesi si propone con questo tipo di prestazione come supporto a tutti  i centri che si occupano di certificazione dell’attività sportiva, regionali e non solo, consentendo all’atleta che debba eseguire esami cardiologici integrativi, di poterli eseguire nell’ambito di una sola struttura ed in tempi ristretti, cosa di difficile riscontro in tutto il territorio nazionale.

Ufficio Stampa_Usl Umbria 1

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