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Bastia Umbra
26 Aprile 2024
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Politica

Rino Freddii: >

Mi ero ripromesso di non scrivere più nulla sulla nota vicenda dei sampietrini, ma il comunicato stampa di alcuni amministratori di Assisi rivela novità interessanti che credo sia importante approfondire ponendo alcune domande:

1) Quanti sono e a quando si riferiscono “gli spiacevoli episodi” ricordati nel comunicato?

2) Quanti sono i camion che, nonostante il divieto di accesso, transitano giornalmente in

Piazza S. Pietro? Uno, due, o più?

3) Chi è il tecnico comunale che, dopo 10 anni, denuncia la non idoneità dei sampietrini per

il traffico di Petrignano? È un tecnico nuovo o era già lì quando nel 2003 si è redatto il

progetto sulla sicurezza stradale?

4) Chi ha portato avanti invece il nuovo progetto? Chi ne ha sollecitata la realizzazione?

Chi lo ha poi messo in atto?

5) Lo smantellamento dei sampietrini e dello strato sottostante ha evidenziato particolari

deficienze costruttive da addebitare al progettista, alla ditta esecutrice o al direttore dei

lavori di 10 anni fa?

6) Esiste una relazione di chicchessia con la quale vengano denunciate eventuali

responsabilità?

Le risposte, se mai arriveranno, a questi interrogativi e agli altri posti nei giorni precedenti, aiuteranno a capire meglio l’intera vicenda, anche se oramai il danno è fatto e per i prossimi decenni (ri)avremo una piazza con le buche sull’asfalto (come in passato), invece che alcuni sampietrini fuori posto ed inoltre, poiché i nuovi lavori hanno richiesto sicuramente una cifra consistente (sarebbe interessante sapere quanto), ci dovremo tenere, ancora chissà per quanto tempo, le strade provinciali che attraversano il paese così come sono, cioè un colabrodo.

Nel comunicato i firmatari, guardandosi bene dal fare nomi, ma con il solito sistema di sparare nel mucchio per gettare discredito sugli altri, scrivono di persone che “ora stanno inspiegabilmente piangendo la dipartita dei famosi sampietrini” e che in passato avrebbero invece stimolato l’intervento.

Se, come sembra, questa subdole insinuazioni sono riferite alla mia persona, le respingo con fermezza in quanto totalmente e scioccamente inventate (forse dallo stesso tecnico della domanda 3?).

Solo chi è in malafede può mal interpretare il mio semplice e lineare punto di vista, che è così sintetizzabile: poiché non si è a conoscenza di nessuna relazione che affermi il contrario, la condizione di Piazza S. Pietro non era così compromessa da giustificare lo smantellamento del porfido; pertanto, a mio modestissimo parere, era sufficiente un’ordinaria manutenzione su pochissimi metri quadrati per avere un luogo esteticamente gradevole e più che adeguato al non certo metropolitano traffico locale. Con i soldi così risparmiati la Provincia poteva, e doveva, intervenire sulle altre infrastrutture di sua competenza (sempre a Petrignano) che necessitano di interventi urgenti, più volte sollecitati dal Consiglio Comunale di Assisi.

Nessuna polemica a prescindere quindi, ma solo il punto di vista (o è proibito esprimerlo?)  di chi non riesce ad esultare per la sfolgorante bellezza dell’attuale tappetino bituminoso e non crede affatto che l’asfalto garantisca, più di altri materiali, la sicurezza della rotonda, ma al contrario ritiene che con la nuova soluzione venga meno quell’impatto visivo che portava gli automobilisti  a rallentare.

A proposito di sicurezza sarebbe opportuno invece che qualcuno segnalasse il pericolo che realmente corrono i pedoni e i veicoli che attraversano il ponte di Petrignano e sollecitasse, con la dovuta energia, la Provincia a riposizionare la ringhiera abbattuta da un’auto oltre un mese fa.

Concludo informando i cittadini petrignanesi che i lavori sul ponte, quelli relativi al centro storico e, aggiungo io, quelli iniziati al cimitero (riqualificazione dei vialetti laterali di accesso alla Chiesa), non sono iniziative dell’attuale maggioranza, come ingannevolmente si lascia intendere nel comunicato sopra citato, ma un’eredità lasciata dalla precedente Amministrazione.

 

29/12/2016

Rino Freddii

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