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2 Maggio 2024
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Assisi Politica

Elisabetta Berellini sul viaggio verso Assisi di Francesco Mignani.

Queste righe sono la risposta, almeno lo spero, ad una domanda che spesso in questo periodo mi sono sentita fare da amici e conoscenti: perché la scelta di candidarsi? La mia entrata nello scenario politico è l’ultima cosa che avrei mai pensato di fare ma poi un anno fa, era proprio giugno 2015, ho incontrato Francesco Mignani che mi ha manifestato la sua idea di candidarsi a Sindaco della città di Assisi. Al momento ho pensato che anche lui fosse il solito che guardasse solo alle mura e che forse avrebbe incluso Santa Maria degli Angeli e invece Francesco Mignani mi sorprende mostrandomi l’idea di un logo con ventitré stelle che rappresentano le frazioni del nostro territorio. Per me che sono nata in una piccola frazione, Tordibetto, e che vive in una frazione, oserei dire quasi dimenticata dall’istituzione comunale, Castelnuovo, mi ha fatto pensare che Francesco Mignani potesse essere diverso. Alcuni incontri, nel corso dei quali le mie idee di trasparenza, apertura al cambiamento, associazionismo come elemento di valore del territorio, famiglia, scuola, giovani si innescavano con le idee, i principi, le speranze che Francesco Mignani avrebbe voluto portare avanti con i suoi due movimenti mi hanno fatto decidere di intraprendere questa nuova esperienza di vita. Un percorso che mi ha permesso di conoscere persone diverse per estrazione sociale, attività lavorativa, ideologia politica, persone che hanno ad un certo punto deciso di abbandonarci per intraprendere lo stesso percorso di candidatura ma sotto l’ala protettrice di un partito consolidato e quindi più forte di un movimento creato solo dalla forza delle idee della gente, persone che a un certo punto non hanno capito che seguire la strada dell’ascolto degli altri attori di questo scenario politico assisano poteva essere considerato solo nella logica del confronto di idee diverse come momento di crescita e di apertura e che questo non significava mettersi all’angolo per chi viene visto come il più forte. L’apertura all’ascolto e al  confronto è un elemento da considerare di apertura alla società e non di chiusura nel contesto solo delle proprie idee, significa volersi mettere in discussione nella logica del miglioramento e non dello svendersi per ottenere. Sono sempre più convinta di aver fatto la scelta giusta a prescindere dal risultato che otterremo, perché ho avuto la possibilità di intraprendere un percorso unico ed originale dove le idee sono state ascoltate, elaborate, condivise e hanno creato il Fondo Etico Sociale, un programma che è volto al servizio delle persone, dove non è stato trascurato nessun aspetto della comunità con idee realizzabili e contingenti al territorio, dove niente deve essere più calato dall’alto ma dove confronto, incontro e messa in sistema di idee hanno portato a costruire una rete per il volontariato, un importante integrazione rivolta alla disabilità, dove gli anziani debbono essere preziosa risorsa da sostenere, dove il sostegno alla famiglia deve iniziare dai bambini, dove il futuro dei giovani non può essere solo una speranza ma orientamento ed innovazione che trova sinergia in una rete di risorse per la scuola dove centrale sarà la formazione mirata per insegnanti e studenti, dove il mondo del lavoro entrerà di diritto tra i discenti, dove la logica dell’integrazione deve essere un diritto da conquistare insieme e non il dovere solo di chi accoglie, dove le donne con coraggio ed equilibrio potranno avere i mezzi per consolidare ancora di più la loro presenza nei diversi settori della società. Quindi candidarsi perché? Perché posso dire di aver costruito insieme a tante altre persone un programma fin dal momento embrionale e cresciuto con buone idee, non sono subentrata all’ultimo minuto come tanti altri candidati che adesso sostengono un programma che hanno trovato già pronto all’uso e mi chiedo ma sono stati cosi fortunati ad aver trovato il massimo riscontro tra le proprie idee e quelle del partito o lista civica che sostengono? Oserei dire fortunati loro ma anzi direi fortunati noi che costruiamo la forza dei movimenti per Magnani perché il Fondo Etico Sociale è nato da noi per tutti noi. Questo percorso per molti, domenica, terminerà, per altri sarà l’inizio e a questo punto potrei fare un appello al voto ma in realtà vorrei appellarmi al buon senso dei cittadini: cari cittadini elettori, tra gli otto candidati sindaci c’è chi ha la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi dei territori perché forte di avere alle spalle il cosi detto partito, c’è chi con un’imposta cambierà l’assetto amministrativo, c’è chi è sulla difensiva per l’oggi ma non ha idee innovative per il domani, c’è chi invece con un intelligente modo provocatorio si differenzia nei dibattiti ma poi è legato a scelte dettate da una gerarchia di movimento e c’è chi invece come noi si presenta per quelli che sono nuovi politicamente ma esperti di settore di intervento, senza imposizioni dall’alto, senza formule magiche ma solo realistiche, e con la forza di un cambiamento che nasce dall’impegno che ognuno di noi ha messo in questo percorso fin dall’inizio. Siamo diversi, è vero, perché siamo un piccolo esercito che piano piano ha cercato, mantenendo la propria identità e dignità , di farsi conoscere e adesso siamo 32 soldati che sono in campo con l’idea che vincenti o vinti siamo stati la vera novità e abbiamo fatto la differenza per modo di agire e di presentarsi. A voi la scelta…

 03/06/2016

Elisabetta Berellini, candidata al Consiglio Comunale per la Città di Assisi della Lista Movimento Mignani – Scelgo Assisi

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