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Politica

Claudio Ricci propone la modifica delle legge elettorale regionale sul modello dei sindaci. Si chiede di conoscere la società di gestione del software trasferimento dati elettorali.

Perugia, 3 gennaio 2016.
 
Claudio Ricci (consigliere regionale dell’Umbria) propone la modifica delle legge elettorale regionale sul modello dei sindaci. Si chiede di conoscere la società di gestione del software trasferimento dati elettorali.
 
Claudio Ricci sottolinea che fra i modelli di leggi elettorali, attivati in Italia negli ultimi venticinque anni, quello dei sindaci appare il più aderente ai requisiti di chiarezza istituzionale e governabilità. La crescente quota di “non votanti” (che, ormai, ha superato il 50%) deriva da sistemi elettorali che non garantiscono un “rapporto diretto e chiaro” fra elettori ed eletti.
 
Claudio Ricci (in una “mozione” presentata in Consiglio Regionale) chiede di attivare le procedure per “modificare l’attuale legge elettorale” (sulla quale pendono, peraltro, dubbi di incostituzionalità) sul “modello dei sindaci”: elezione diretta del presidente; secondo turno se, al primo, nessun candidato presidente ha raggiunto il 50% più uno dei voti; voto “disgiunto” ad un candidato presidente e a un candidato consigliere di una lista anche diversa da quelle che sostengono il candidato presidente; assegnazione dei seggi in modo proporzionale (al risultato del primo turno) con un “premio di maggioranza” del 60% dei seggi assegnati alla coalizione del candidato vincente; applicazione di un sistema che, anche individuando collegi elettorali, garantisca una distribuzione degli eletti consiglieri in tutta la Regione.
 
Claudio Ricci chiede anche di verificare, comunicandolo all’Assemblea Legislativa dell’Umbria, e a seguito di verifiche presso il Ministero dell’Interno, quale sia la (o le) società di software che ha realizzato e gestito i software elettorali (inclusa la valutazione dell’indice di affidabilità tecnica) in particolare legati al trasferimento dati dai “nodi elettorali comunali” (seggi) a quello centrale del Ministero dell’Interno (Prefetture).
 
Si chiede, infine, di verificare se è necessario rinnovare, in previsione delle elezioni regionali 2020, il protocollo di collaborazione fra Prefetture di Perugia e Terni e la Regione Umbria (correlato alla co-gestione economico elettorale delle elezioni) che, seppur in modo generico, include una attività di gestione dei dati/risultati elettorali.
 
Claudio Ricci

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