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2 Maggio 2024
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Assisi Politica

Assisi, Consiglio Comunale del 23 aprile 2015. Approvazione del Rendiconto di Gestione Esercizio Finanziario 2014.

In un Paese il cui Presidente del Consiglio (non espressione della volontà dei cittadini, ma “consigliato”, come i suoi due predecessori, dall’emerito Capo dello Stato Napolitano, che non finiremo mai di ringraziare, e legittimato da un Parlamento eletto con una legge giudicata incostituzionale) considera positivi, ed anzi eccellenti, i momenti che stiamo attraversando, nonostante i dati riguardanti l’economia italiana siano a dir poco disastrosi, non mi stupisce certo che nel nostro Consiglio Comunale ci sia chi ritenga un avanzo di bilancio un fatto negativo.
Nonostante l’evidente, e tutt’altro che scontata, ottima salute dei conti pubblici assisani, dovuta essenzialmente ad una oculata gestione del denaro pubblico, al taglio della spesa corrente, all’estinzione dei mutui, i colleghi dell’opposizione continuano l’opera denigratoria nei confronti del Sindaco Ricci e della maggioranza che lo sostiene nella consapevolezza di non poter convincere nemmeno i più affezionati e disattenti.
Se si tiene conto del fatto che metà della passata consigliatura e l’intera attuale ci ha visto operare nella più grande crisi economico-finanziaria che abbia mai colpito sia la sfera pubblica che quella privata, e che abbiamo subito un taglio di oltre 5 milioni di euro dei trasferimenti statali, essere riusciti a ridurre l’aliquota IMU per le abitazioni date in uso dai genitori ai figli, a lasciare l’addizionale IRPEF a zero, a non introdurre né la tassa di soggiorno né la tassa di scopo e a coprire il 50 per cento delle spese relative a mense e trasporti scolastici, oltre a registrare un avanzo di 700.000 euro, fanno di Assisi una rarità nazionale, soprattutto ora che la maggior parte dei comuni non riesce a far quadrare i propri conti.
Poiché nei giorni passati abbiamo letto sui quotidiani la solita tiritera che ad Assisi si pagano le tasse più alte al mondo e che ogni gruppo di opposizione ha la ricetta giusta per abbassarle, vorrei ricordare a me stesso e a tutti coloro che sono in buonafede due cose.
La prima è che i continui riferimenti ad altre realtà sono chiaramente demagogici e fuori luogo, in quanto le comparazioni vanno fatte sull’intera tassazione e non solo sulle voci che fanno comodo (TASI, più TARI, più addizionale IRPEF, più tassa di scopo, più…) ed inoltre hanno valore scientifico e politico solo se prendono in esame realtà simili per numero di abitanti, superficie territoriale, importanza dei centri storici, servizi erogati, numero dei turisti etc.
La seconda cosa che voglio ricordare a tutti noi è che al momento dell’approvazione del bilancio, occasione nella quale è possibile tramutare le chiacchiere in atti concreti, gli unici emendamenti alla proposta della maggioranza sono stati da parte della Lista Bartolini lo spostamento di qualche spicciolo di contributo da un’associazione all’altra, forse ritenuta più “amica”, e da parte del PD l’introduzione della tassa di soggiorno, che ha registrato un solo voto favorevole, quello del proponente.
Cosa dire poi del maldestro e furbesco tentativo di far passare il messaggio che le rendite catastali dipendono dalle scelte di questa amministrazione?
Presto i cittadini avranno (purtroppo) l’ulteriore conferma di chi è il vero nemico della casa.
Di chi sta trasformando il bene rifugio per eccellenza in una palla al piede dalla quale è sempre più difficile staccarsi.
Dopo l’aumento nel 2014 del gettito delle imposte sul mattone di 4.3 miliardi, ora si parla della revisione del catasto che sono certo non sarà altro che l’ulteriore strumento a cui ricorrerà Renzi per aumentare le tasse sul bene più caro agli italiani e lo farà, come suo solito, facendoci mettere la faccia agli amministratori locali.
Allora vedremo chi del Consiglio Comunale di Assisi starà con i cittadini e chi invece condividerà le scelte dei propri referenti politici nazionali.
24/04/2015

Rino Freddii

Capogruppo Per Assisi Popolare

Consiglio Comunale Assisi

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