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19 Maggio 2024
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Assisi Politica

Pettirossi: " PRG – Nei prossimi mesi va migliorato puntando su innovazione e massima chiarezza sui criteri di premialità. "

Simone Pettirossi

Il PRG è uno strumento importantissimo per un comune, su cui non sono utili posizioni contrarie a priori, ma sono necessarie valutazioni nel merito, specifiche e puntuali.
Purtroppo, però, la maggioranza ha voluto comprimere i tempi, impedendo di effettuare un approfondimento adeguato del Piano Parte Operativa. Il documento, infatti, con tutti i file e la documentazione cartografica, nella sua versione definitiva è stato presentato in Prima Commissione nel pomeriggio di giovedì 5 marzo 2015 e il Consiglio comunale per l’adozione è stato convocato per giovedì 12 marzo.
Appare evidente che il tempo per studiare in modo serio gli elaborati, composti da quasi 700 pagine, con una ventina di cartografie tecniche a più livelli, comparandoli magari con quelli del PRG Strutturale, è assolutamente insufficiente. La forzatura è ancora più lampante se si considera che quest’anno la maggioranza ha convocato solo 3 Consigli comunali, uno il 5 gennaio, uno il 5 marzo e uno il 12 marzo, a distanza soltanto di una settimana.
In Consiglio  comunale su questo punto c’è stata una vivace discussione, con una maggioranza alquanto nervosa, che è giunta ad utilizzare toni non adeguati al massimo consesso comunale e che speriamo non saranno più utilizzati.
Alla fine, comunque, vista la compressione dei tempi e la volontà di fare una scelta del tutto consapevole e puntuale, abbiamo optato per l’astensione, in questa fase di adozione del PRG Parte Operativa.
In un’ottica costruttiva e propositiva riteniamo che ora ci siano comunque margini per qualche miglioramento del Piano e consigliamo a tutti i cittadini di scaricarsi il PRG Parte Operativa (presente dal 5 marzo nel sito del Comune – www.comuneassisi.gov.it/pianificazione-e-governo-del-territorio/) e valutare se presentare Osservazioni nelle forme e nei tempi di legge. Anche il PD di Assisi ovviamente lavorerà nei prossimi mesi per apportare miglioramenti al Piano, che dopo l’esame delle eventuali osservazioni e i pareri della Sovrintendenza e degli altri enti competenti, dovrà comunque tornare in Consiglio comunale per l’approvazione.
Per quanto riguarda il miglioramento di questo strumento urbanistico, comunque, un’osservazione è già pronta.
Nella riunione della Prima Commissione del 29 gennaio, in cui ci era stato illustrato l’impianto generale del Piano operativo, all’epoca solo abbozzato nelle linee principali, avevamo infatti già avanzato una proposta, quella di rendere “opera di urbanizzazione primaria” le canalette per la fibra ottica, che hanno costi minimi in fase costruttiva e che permetterebbero di implementare una infrastruttura tecnologica ormai diventata uno standard in Europa e negli Stati Uniti. Questa sollecitazione, accolta positivamente anche dai progettisti, non è stata inserita purtroppo nelle Norme Tecniche di Attuazione adottate e perciò presenteremo sicuramente un’Osservazione su questo punto.
Nei prossimi mesi, poi, il PD valuterà nel dettaglio il Piano, per presentare eventuali altre osservazioni migliorative.
Siamo convinti che l’urbanistica del futuro debba puntare sempre di più sulla riqualificazione dell’esistente e sula realizzazione di PRG ad impatto zero (o quasi), per salvaguardare la risorsa più preziosa che abbiamo che è l’ambiente. Questo non significa però demonizzazione dell’edificabilità e neanche assenza di nuove aree edificabili, ma riorganizzazione del territorio. Se prevedo, cioè, una nuova edificabilità in una zona del comune che in base al mercato e al contesto soci-economico ha potenzialità di sviluppo residenziale, commerciale o industriale, poi però mi devo impegnare ad eliminarne altrettanta che negli anni non è mai stata utilizzata e che, forse, neanche i proprietari vogliono più. Questo si fa ovviamente con la massima collaborazione tra pubblico e privato nella costruzione della città, utilizzando anche i nuovi strumenti della “perequazione” che, lo ricordiamo, sono stati introdotti dalla Regione Umbria, governata dal centrosinistra. In tante città, però, ormai si fanno scelte più avanzate che ad Assisi. A Reggio Emilia, ad esempio, proprio in questi giorni, l’Amministrazione comunale ha addirittura deciso di riportare a terreno agricolo 32 ettari di terreno edificabile, visto che il mercato immobiliare è stagnante.
Su questo aspetto va ricordato anche un dato fiscale e cioè che i cittadini e gli imprenditori pagano comunque IMU e TASI anche sui terreni edificabili in cui non c’è neanche un mattone.
Sul coraggio e sull’innovazione si gioca lo sviluppo economico del nostro territorio.
Sempre di più le città d’arte come Assisi, infatti, se vogliono sopravvivere e progredire, devono puntare sulla qualità della vita, sui servizi, sul rispetto del territorio, sulla cultura e soprattutto sull’innovazione tecnologica, avendo l’ambizione di diventare delle vere e proprie “smart cities” (città intelligenti) e non, come oggi, luoghi svuotati di anima e di abitanti, con troppi palazzi costruiti e vuoti, con troppi terreni edificabili spesso inutilizzati, con troppe lottizzazioni non finite e neanche iniziate.
13/03/2015
Simone Pettirossi
Capogruppo PD Assisi

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