20 febbraio 2015.
Ora le elezioni regionali si possono vincere, cita Claudio Ricci, per un motivo: l’evidenza che “bisogna cambiare” e che, per farlo, “occorre insieme ascoltare” (uscendo dal palazzo e stando fra la gente), fare concretamente (affrontando i problemi reali e quotidiani, cercando di diminuire le tasse e creando condizioni per sviluppo, lavoro e legalità per la dignità) e tornando al merito (scegliere sempre il meglio e aprire, in tutti i sensi, la Regione alle opportunità in ogni sede anche europea e internazionale).
Cambiare non è una parola è una esigenza che “tanti attendono”, potremmo dire che si tratta di uno “stato d’animo” (molto diffuso) di una ricerca per “liberare” energie e costruire speranza.
Da 15 mesi, dopo oltre 120 serate e iniziative (coinvolgendo migliaia di persone, per spiegare il programma “in dieci punti”, attraverso 400 “riferimenti territoriali”, 100 comitati e 150 amministratori locali), in viaggio col mini bus, è arrivato il tempo di guardare “insieme” alla meta: vincere con un progetto di cambiamento mettendo insieme e “includendo tutti”: movimenti civici (ormai il centro delle coalizioni), partiti (fondamentali per la democrazia, secondo i dettati della nostra Costituzione) e persone di buona volontà.
L’Umbria, piccola ma ampia di valori universali e potenzialità socio creative, può essere un “modello nazionale” di “nuova aggregazione politica” di sensibilità diverse ma “tutte orientate al cambiamento” (la politica è, soprattutto, fare insieme il bene comune).
Chi si candida a governare la Regione deve “aggregare” per far sentire tutti “parimenti importanti e fondamentali”: Claudio Ricci (con le tante persone che da “pionieri” hanno “viaggiato” in questi quindici mesi in Umbria) lavorerà per questo obiettivo con “pazienza e incisività”.
Il tempo del cambiamento è arrivato e ciò avverrà per la “volontà della gente” e di tutti noi (foto, prima ipotesi del manifesto elettorale delle liste civiche con Ricci Presidente, in attesa di “inserire tutti i loghi”, non appena ci saranno le “determinazioni conclusive”).
Claudio Ricci
