Spazio espositivo: Sala delle Logge, Sala del Palazzo del Capitano del Popolo, Fonte di San Nicolò e Foro Romano
Organizzazione: MINIGALLERY_ASSISI
Galleria d’arte contemporanea nel centro storico di Assisi
Via Portica nr.26, 06081 Assisi (PG)
Tel. 3332946260, stefano.frascarelli@gmail.com
Titolo evento: Quattro mostre d’Arte Contemporanea sulla Piazza di Assisi
Data vernissage: venerdì 31 ottobre ore 18.00 – Sala delle Logge
Data di chiusura: martedì 11 novembre
Presentazione:
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00
Biglietto: ingresso gratuito per tutti
Orario vernissage: 18.00
Patrocini: Città di Assisi
Curatore: Minigallery
Alberto Timossi – Fonte di San Nicolò e Foro Romano (rimarrà visibile fino all’11 gennaio 2015)
Armando Moriconi – Sala del Palazzo del Capitano del Popolo
Fuderno – Sala delle Logge
Stefano Frascarelli – Sala delle Logge
Testo di presentazione:
La terza edizione di Unto, rassegna di eccellenza dedicata al territorio di Assisi ed al suo Olio, si arricchisce di una significativa componente di Arte Contemporanea costituita da ben quattro mostre che, in tre diversi spazi che si affacciano sulla Piazza del Comune, avvolgeranno letteralmente tutti gli eventi che sulla piazza stessa avranno luogo.
La Minigallery di Assisi, collaborando con il Comune a questo progetto, presenta quattro artisti, due pittori e due scultori che, in un contesto che celebra la tradizione, inseriranno il loro libero contributo contemporaneo. La Sala delle Logge vedrà di fianco pittura figurativa e pittura astratta, l’incontro tra il paesaggio descritto dai dipinti ad olio di Fuderno e gli elementi naturali ed estetici degli smalti colorati di Stefano Frascarelli. La Sala del Palazzo del Capitano del Popolo accoglierà le morbide forme scolpite nel marmo da Armando Moriconi ed infine, in uno spazio antico ed al contempo vergine, la Fonte di San Nicolò (nella parte alta di via Portica, di fianco all’accesso del Foro Romano), lo scultore romano Alberto Timossi proporrà una sua nuova istallazione con un lavoro sintetico nella forma (quella del tubo), molto intenso nel colore, rosso acceso in questo caso, e finalizzato a creare una rottura ed allo stesso tempo un legame tra gli elementi architettonici. Due sculture di Timossi saranno anche all’interno del Foro Romano. Alberto Timossi ha già lavorato in Umbria (Spoleto, Perugia e Gubbio) e per la prima volta porta ad Assisi una delle sue “provocazioni” ambientali. L’istallazione di Timossi rimarrà visibile fino all’11 gennaio 2015, le altre mostre proseguiranno oltre il termine di Unto e saranno visibili fino all’11 novembre 2014.
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Ceci n’est pas un tube
[…] Alberto Timossi incontra e sceglie il tubo: lo preleva dal mondo reale, quello industriale e produttivo, lo decontestualizza, lo investe di inedita esteticità, lo astrae dal reale da cui proviene e per il quale è stato creato, ne provoca uno spaesamento e un mutamento di senso e se ne appropria mutandone la condizione, da elemento d’uso a portatore di forma. Egli non è solo in questa operazione culturale di appropriamento di materiali industriali, ma se nelle opere di altri artisti il tubo è solamente uno degli elementi che compongono assemblaggi, accumulazioni e composizioni, in Alberto Timossi il tubo diviene elemento dominante, iconico e assoluto protagonista dell’opera. […]
Il tubo diviene soggetto accolto dall’artista come dato iniziale e mezzo con il quale esercitare la verifica del proprio metodo operativo che di volta in volta trova applicazione nello spazio espositivo o nel contesto urbano. Molti interventi (attuati o solo progettati) sulle architetture preesistenti rivelano l’attenzione dell’artista per la natura stessa del tubo quale portatore di una cavità, che viene in molti casi evidenziata nel rendere percorribile l’interno dalla luce e dallo sguardo: come nell’installazione a Perugia nel 2005 o nel successivo progetto di giochi per Gubbio. […]
In nuove soluzioni formali l’artista abbina la rigidità del corpo tubolare, che pare perdere in parte la propria e caratteristica dinamicità, a quella della caduta gravitazionale della forma e sua modificazione a contatto con il suolo. Le analisi warburghiane, recentemente riprese, hanno evidenziato la continuità delle problematiche del movimento e della caduta nella scultura e della pittura antica e rinascimentale; Alberto Timossi pare interessato alla rivisitazione di questa questione alla luce di un linguaggio contemporaneo con interessanti proposte. […]
La rigidità rettilinea e spezzata degli elementi tubolari si combina con ‘mancamenti’ e piegature della sezione a corona circolare dei tubi. Tali piegature e chiusure della forma su se stessa sono ottenute con l’intervento della fiamma: nascono soluzioni che promettono interessanti proliferazioni future nelle quali la piega, con tutta la sua antica storia, diviene centrale elemento di riflessione sullo spazio e sul rapporto del vuoto interno ed esterno, riflessioni da sempre presenti nel lavoro di Alberto Timossi. […]
Le recenti sculture di Flussi inoltre mutano il rigore metodologico precedente di una scultura di taglio e di assemblaggio verso nuove possibilità di elaborazione del materiale mediante l’intervento diretto ed energetico dell’artefice: esse sono portatrici di nuove emozionalità e inedite libertà formali.
Aldo Iori
dal testo Ceci n’est pas un tube: corpi a Gubbio nel catalogo Flussi:il rosso, il giallo, Museo Civico e Pinacoteca, Palazzo deio Consoli, Gubbio, 29 marzo – 22 aprile 2014.
19/10/2014
Ufficio Stampa Minigallery Assisi