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Bastia Umbra
6 Maggio 2024
Terrenostre 4.0 giornale on-line Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara
Assisi Politica

Claudia Maria Travicelli:

Nella Giornata Internazionale della Donna, questanno più che mai  mi vorrei permettere di fare una riflessione e forse una critica. Perché sono giorni e solo in questo periodo,che ci si riempie la bocca per parlare di noi donne,a volte tutto ciò mi sembra anormale e mi porta a pensare che qualcuno possa paragonarci ad esseri inferiori ed anormali. Dobbiamo farcela finita con il pensare alle donne solo nelle varie campagne elettorale,che devo dire nel nostro paese sembrano infinite,da anni sentiamo promessa,bugie,quote rose,ma dove sono i fatti? Noi donne di certo non abbiamo bisogno della carità,dei contentini,degli incarichi dati solo perché lo prevede una legge o unaltra,noi donne abbiamo bisogno di rispetto e di coraggio e dobbiamo iniziare a tirare fuori la grinta per dirlo e non accontentarsi di un giorno per essere festeggiate o ricordate. Dobbiamo saper dimostrare il nostro vero valore,noi lo possiamo fare e permettetemi lo dobbiamo fare,oggi più che mai,noi che tutti i giorni dobbiamo fare i conti con i temi urgenti, che da anni non sono stati affrontati nel modo giusto,senza porvi serietà,impegno e concretezza,per giungere ad una soluzione definitiva,credibile e soprattutto che porti risultati. Tra questi, certamente,una priorità su tutte,penso alla piaga del femminicidio, che in Italia,in Umbria e nelle nostre città  è diventata ormai in una situazione di vera emergenza. Ogni anno, in Italia come nel resto del mondo,nel nostro quotidiano  troppe sono le donne violentate,picchiate,torturate, mutilate e allora mi dico… le istituzioni dove sono?Si vuole veramente arginare il fenomeno?Oppure viviamo in un Italia dove la politica è assente su determinati temi e diventa presenta quando si tratta solo…di sete di potere!Ad oggi in Italia è stato fatto troppo poco,è ancora tanta la strada da fare…sì ci sono Leggi che a mio avviso non hanno nulla o poco a che fare con il prevenire o reprimere il fenomeno. Certamente non sono io che debbo ricordare le varie dichiarazioni dellOnu,che dicono chiaramente che in Italia il femminicidio,oltre ad essere un vero e proprio crimine,non ha trovato ancora una vera strada,dopo mille sollecitazioni non ci si é impegnati abbastanza per fermare questondata massiccia di violenza e troppo spesso di morte. E di oggi poi,la notizia della bocciatura dellemendamento sulle preferenze e alternanza di genere nel caso che si esprimano due voti di preferenza,infatti lAula di Montecitorio ha bocciato lemendamento presentato senza alcun dibattito sul punto. Lemendamento prevedeva la possibilità di  esprimere fino a due voti di preferenza e, nel caso in cui venivano espressi entrambi, si doveva trattare di due candidati di sesso diverso compresi nella stessa lista, pena lannullamento del voto di preferenza. Lo scarto tra i voti a favore e quelli contrari,è risultato molto basso, non più di una quarantina: i voti a favore sono stati 236, i voti contrari 278. Ho colto con piacere il disappunto della Presidente Boldrini e il suo richiamo alle deputate parte in causa.Anchio penso,come la Presidente Boldrini, che in modo particolare si dovrebbero pronunciare le otto ministre. Ora in questo momento, tutte le donne che sono in Parlamento si dovrebbero sentire parte in causa,ma non sono sicura se tutte le quote rosa (deputate) avranno il coraggio di ribellarsi e fare la loro parte o resteranno in un angolo a prendere ordini dai loro capi. Allora di che vogliamo parlare,le quote rosa servono se servono,ma se si può farne a meno forse è anche meglio per qualcuno!Sono altresì convinta che noi donne dobbiamo dimostrare,come gli uomini,le nostre capacità,in tutti i settori e nel quotidiano,ma in una popolazione composta per circa il 50% da donne mi sembra più che giusto che noi donne possiamo avere una adeguata e giusta rappresentanza e non solo essere sbattute nelle liste nelle posizioni non eleggibili o essere rincorse per occupare un posto da riempire in una lista allultima ora. Solo quando ci sarà tutto ciò si potrà fare festa,solo quando si avranno leggi da attuare per le donne e in difesa delle donne,si potrà dire oggi è festa e solo quando la politica inizierà a parlare un po più al femminile si potrà dire,come mi auguro, buon 8 Marzo tutti i giorni dellanno.

Claudia Maria Travicelli

(Capogruppo Democratici e Popolari per Assisi Presidente  3° Commissione)

 

Assisi 07 Marzo 2014

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