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Grande successo per l’incontro “Rischio Islam e difesa dei valori dell’Occidente”. Tardioli e Pastorelli: “Con questo incontro abbiamo dato a tutti un segnale di libertà e civiltà”.

Grande successo per l’incontro “Rischio Islam e difesa dei valori dell’Occidente”. L’evento, organizzato dalla Lega Umbria, a Bastia Umbra, ha visto la partecipazione del noto giornalista Magdi Cristiano Allam. Tra i relatori, il referente territoriale Lega Luigi Tardioli e il segretario cittadino di Assisi Stefano Pastorelli, oltre ai consiglieri regionali Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini. Presenti i candidati Lega alle prossime elezioni politiche 2018: Luca Briziarelli, Donatella Tesei, Chiara Tomassini, Sacripanti Andrea, Sargeni Patrizia, Virginio Caparvi, Riccardo Augusto Marchetti, Alessia Raponi, Annalisa Spezzi, Goffredo Pucci  
Nella sua introduzione Luigi Tardioli ha ricordato che  “la libertà di espressione, sancita dall’Art 21, è un diritto inalienabile per l’essere umano ed è inammissibile che un uomo, come Magdi Allam, per il solo fatto di ribadire la pericolosità dell’islam, debba viaggiare sottoscorta” Tardioli si è poi ritenuto soddisfatto per la risposta della città, affermando che: “Con questo incontro abbiamo dato a tutti un segnale di libertà e civiltà”. Stefano Pastorelli, invece,  ha ribadito l’importanza di mettere le persone a conoscenza del problema, presentare spunti di riflessione e, allo stesso tempo, offrire proposte e soluzioni. Dobbiamo tornare alle nostre radici, alle nostre tradizioni, per riscoprire la nostra identità. Solo chi ha un’identità forte e ben definita può confrontarsi con altre culture ad armi pari, altrimenti siamo destinati a soccombere”
“E’ fondamentale – ha spiegato Magdi Allam – comprendere il prima possibile che o salviamo insieme l’unica civiltà al mondo che si fonda e legittima la sacralità della vita di tutti, la pari dignità tra uomo e donna, la libertà di scelta personale, oppure i nostri figli non potranno più continuare ad essere pienamente se stessi all’interno della nostra casa comune e finiranno per essere sottomessi ad una dittatura islamica che disconosce i valori inalienabili della vita, della dignità e della libertà. L’islam è incompatibile con l’Art. 8 della nostra Costituzione che sancisce che l’ordinamento giuridico della religione non deve essere in contrasto con le nostre leggi e che la religione deve aver stipulato un’ intesa con lo Stato.
30/01/2018
Manuela Puletti

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