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10 Maggio 2024
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Assisi

Continua l'emergenza sfollati. La Caritas in campo per prestare la sua attività di supporto e accoglienza.

 

ASSISI – Continua l’emergenza profughi che la Caritas diocesana sta cercando di fronteggiare mettendo in campo tutti i sostegni a sua disposizione. Un’emergenza che va a sommarsi all’attività di supporto che l’ente già svolge nei confronti della comunità locale che versa in condizioni disagiate a causa della crisi economica. Dopo i tanti aiuti già espletati nei mesi scorsi nei confronti dei numerosi profughi giunti da diverse nazioni è previsto l’imminente arrivo di un ulteriore gruppo di migranti “che con le loro storie drammatiche – spiega il direttore della Caritas suor Elisa Carta – andranno sostenuti e supportati sotto tutti i punti di vista”. Ancora una volta la Curia vescovile di Assisi ha aperto le porte per dare ospitalità a tre ragazze nigeriane che attualmente vivono nell’appartamento messo a loro disposizione dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino. Cristy, Hope e Favour, questi i loro nomi, sono tre sorelle di trentacinque, quattordici e sedici anni da cinque mesi in Italia dopo aver affrontato un lungo viaggio della speranza rivelatosi invece fatale per il fratello tragicamente annegato prima di giungere a Lampedusa. Le tre sorelle sono orfane e hanno perso tutti i loro fratelli. Non parlando bene l’italiano vengono aiutate in ogni loro esigenza dalle suore carmelitane messaggere dello Spirito Santo con le quali condividono i momenti dei pasti quotidiani. Essendo cattoliche, ma non avendo due di loro ancora ricevuto il sacramento del battesimo, hanno già chiesto al vescovo che le sta seguendo in tale preparazione di esaudire questo loro desiderio. Per far conoscere l’attività messa a punto dalla Caritas diocesana è stato realizzato un video intitolato “Ero straniero e mi avete accolto” che potrà essere visionato sul canale You Tube del sito della diocesi www.diocesiassisi.it“E’ una Chiesa dal cuore grande e dalle porte aperte. E’ questo il sogno di Dio per la Chiesa, è questo anche il mio sogno di pastore – dice monsignor Sorrentino all’inizio del documentario – . E’ tempo di amore per questa umanità così tartassata dalla violenza, dal sangue e dalla guerra – continua il presule – . Bisogna che la Chiesa dia questa testimonianza grande di unità. E’ bello che questo cominci da noi pastori, dai frati, dalle suore da quanti hanno la vita consacrata; ma è bello – aggiunge – anche che sia una condivisione di tutta la comunità cristiana. E’ un appello che faccio alle parrocchie, alle piccole comunità, alle Famiglie del Vangelo che stanno nascendo nelle parrocchie a tanti gruppi e associazioni. Apriamoci – incita il presule – perché se questi fratelli trovano in noi una famiglia, la famiglia di Gesù, non soltanto si sentiranno loro accolti ma ci sentiremo anche noi meglio, cresceremo”. Con questo “viaggio” fatto da suor Elisa Carta nei luoghi di accoglienza, sono state ripercorse insieme ai religiosi e agli operatori le attività e le modalità di assistenza messe a disposizione degli ospiti. Per quanto riguarda le attività si passa dai corsi di italiano per un migliore inserimento, alle attività manuali semplici che danno stimolo alla creatività e aiutano a sentirsi utili infine ai lavori più vari e diversificati. Viene curato non solo l’aspetto teorico e pratico ma anche quello delle relazioni che va dall’ascolto alla condivisione. I luoghi che nello specifico sono stati visitati sono: il monastero delle Suore bianche, quello della congregazione delle suore francescane missionarie di Maria, Casa La Madonnina, Casa Papa Francesco e il monastero di Bose.
26/02/2016
Ufficio stampa Diocesi Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino

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