Qualche appassionato di trekking deve aver notato quelle strane piantine camuffate nel sottobosco di una impervia zona di Assisi, adiacente un antico monastero, ed ha voluto dirlo alla Polizia, in maniera precisa ma anonima.
Gli investigatori del Commissariato dopo un accurato sopralluogo con personale del Corpo Forestale dello Stato, ne verificava la veridicità riscontrando la presenza di una improvvisata coltivazione di Marijuana, con quattro piante già cresciute e di varie dimensioni, coltivate in quattro grossi vasi di plastica, e delle bottiglie in plastica vuote probabilmente usate per innaffiarle .
Di conseguenza si effettuava un servizio di appostamento al fine di individuare chi curava “amorevolmente” quelle piante.
Poco prima del buio raggiungevano l’area due vetture, piuttosto costose, dalle quali scendevano quattro ragazzi e una ragazza che dopo essersi guardati intorno, accertatisi che non ci fosse nessuno nelle vicinanze, uno alla volta si dirigevano inequivocabilmente verso le piante di marijuana.
I poliziotti intervenivano, bloccavano ed identificavano i presenti .
Tutti giovanissimi, la ragazza ancora minorenne, incensurati, assisani, e spaventatissimi dalle conseguenze delle loro azioni delittuose, peraltro ammesse senza scuse.
Nelle tasche e nelle abitazioni, qualche altro grammo di stupefacente, derivato da “raccolti recenti”.
Per tutti la prima denuncia di reato a carico, in stato di libertà, per il reato di coltivazione e detenzione illegale di sostanze stupefacenti.
19/09/2015
Polizia di Stato Assisi
Redazione
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