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26 Aprile 2024
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Associazioni

AVIS UMBRIA CELEBRA I SUOI 50 ANNI RICORDANDO L’IMPORTANZA DEL DONO.

Al Parco Acquarossa un convegno con istituzioni, docenti universitari e donatori

Sottolineati le caratteristiche della donazione di sangue e il ruolo dell’associazione nel territorio

(AVInews) – Gualdo Cattaneo, 12 dic. – Una riflessione sull’importanza della donazione di sangue, gesto volontario, anonimo e gratuito che rappresenta, quindi, l’espressione più alta del dono. È così che l’Avis regionale Umbria ha celebrato i suoi 50 anni di attività durante il convegno ‘50 anni di solidarietà’ che si è tenuto domenica 11 dicembre al Parco Acquarossa di Gualdo Cattaneo. Dopo i saluti di Enrico Marconi, presidente di Avis Umbria, si sono avvicendati quelli di Paola Fioroni, consigliera regionale, Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria, Enrico Valentini, sindaco di Gualdo Cattaneo e diversi rappresentanti delle sedi Avis. Al dibattito hanno partecipato anche Marco Grosso, consigliere di Avis Umbria, che ha dialogato con i presidenti dell’associazione regionale che si sono succeduti in 50 anni di attività, Marco Moschini, professore di Filosofia teoretica all’Università degli Studi di Perugia, e Roberto Segatori, già professore di Sociologia politica dell’ateneo perugino.

“Avis Umbria – ha ricordato il presidente Marconi – è stata costituita nel 1972 all’indomani della costituzione delle Regioni. Di percorso ne è stato fatto, all’epoca eravamo poche migliaia nella regione, oggi siamo arrivati a circa 30mila donatori e possiamo dire che sostanzialmente riusciamo ad assicurare la quasi totalità del sangue che viene donato in Umbria”. “Non poteva mancare un’attestazione di stima e gratitudine – ha commentato Fioroni – nei confronti di un’associazione che con i suoi volontari e volontarie svolge un ruolo importantissimo all’interno della comunità”. E lo ha fatto, ha sottolineato Fioroni, anche “in un momento difficile per la stessa donazione del sangue: ricordiamo che in epoca pandemica non è stato semplice poter continuare a portare avanti la missione di donazione del sangue che tutt’ora rimane uno degli elementi essenziali per il nostro sistema sociosanitario”. “Cinquant’anni di Avis – ha commentato Toniaccini – sono un pezzo importante di storia di questa realtà, fatta di solidarietà e del prendersi cura degli altri, di condivisione e partecipazione. Non posso che fare gli auguri a questa realtà e come donatore di sangue avisino non posso che essere orgoglioso di far parte di questa grande comunità”.

Donatore avisino anche il sindaco Valentini che ha ricordato come il territorio di Gualdo Cattaneo abbia avuto nel 2019 un picco di donazioni e riscontrato una forte partecipazione della comunità che riconosce in Avis un’associazione fondamentale per il ruolo sociale e sanitario che svolge. Sono stati poi i professori Segatori e Moschini a condurre la riflessione su quanto sia speciale e generosa la donazione del sangue. Si può dare per gratuità, come ha spiegato il professor Segatori e in Avis lo si fa “ancora di più – ha aggiunto – perché il donatore dà e il sangue potrebbe andare anche al suo peggior nemico, questo ne fa un’associazione particolarissima e importante che coinvolge il tema della democrazia perché nelle associazioni si sperimenta il ‘democratic mold’. Attraverso discussioni, elaborazioni di documenti, votazioni si esercita la democrazia” che, ha concluso il professor Segatori, in un’associazione come Avis deve essere di qualità. “Oggi parliamo del dono – ha aggiunto Moschini – in un’associazione di volontariato così intensamente implicata nella responsabilità del donare. Il dono è oggi anche in ambito filosofico una delle tematiche più intensamente studiate perché viviamo in un tempo che ha necessità di ritornare a radici etiche ben precise e fondate”.

Prima del convegno Avis Umbria ha presentato la programmazione per il 2023 tesa “ad aumentare – hanno spiegato dall’associazione – soprattutto le donazioni di plasma almeno del 30% al fine di garantire l’universalità del diritto alla salute e uguali condizioni di qualità e sicurezza della terapia trasfusionale”. Invita infine i giovani e tutti i cittadini tra i 18 ed i 60 anni che ancora non sono donatori di sangue a chiamare una delle 62 sedi Avis in Umbria, i cui recapiti sono indicati anche nel sito www.avisumbria.it, per poter avere informazioni utili sulle modalità per diventare donatori.

 

Carla Adamo

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