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26 Aprile 2024
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Bastia Umbra Politica

M5S Bastia Umbra: “Le proposte della minoranza respinte in consiglio comunale”

Quanto accaduto nel consiglio comunale del 23 aprile, ci fa affermare che la maggioranza recita sempre lo stesso copione dell’autoreferenzialità. Tutte le proposte della minoranza, sono pregiudizialmente da respingere, poiché “quello che non viene della maggioranza non va mai bene”.
Ad eccezione di alcune sporadiche proposte della minoranza, approvate con gli emendamenti dalla maggioranza, come appunto avvenuto anche venerdì sera, per la proposta del PD volta a redigere un regolamento del verde, emendata dalla maggioranza, con un testo alternativo presentato in extremis, durante il consiglio comunale, per la serie: prendere o lasciare!
Pertanto, l’unica opzione che ci rimane è sperare che le nostre proposte coincidano esattamente con quelle della maggioranza ed attendere fiduciosi che la giunta si adoperi per attuarle, senza ovviamente dare alcun risalto ai nostri intendimenti, pena la matematica bocciatura dell’iniziativa, che sarebbe già morta in partenza!
In ogni caso, nei rari casi di accettazione delle proposte della minoranza, sempre ovviamente emendate come sopra, la fine tragicomica di tali atti è quella di restare tranquillamente in fondo a remoti cassetti, in attesa di essere attuati, in data da destinarsi.
Basti ricordare il nostro ordine del giorno approvato l’11 febbraio del 2020, per aderire al patto dei sindaci per l’energia ed il clima, che sta alla base del manifesto di Assisi. Ad oggi, verrebbe da chiedere alla Sindaco quali azioni abbia intrapreso per ridurre le emissioni del comune, per fare in modo che Bastia arrivi alla neutralità climatica, obiettivo peraltro richiamato anche nel PNRR.

Circa il regolamento delle aree verdi pubbliche, abbiamo dichiarato che esse rappresentano un bene inalienabile, un valore paesaggistico ed estetico, tutelato dall’art 9 della Costituzione e che Bastia merita al più presto la redazione e l’approvazione di uno specifico regolamento che consenta di mantenere e sviluppare il verde e, grazie al quale, finalmente gli alberi siano realmente protetti e non banalmente abbattuti, poichè lasciati da troppo tempo ad una colpevole incuria.

Il nostro ordine del giorno per attivare le vaccinazioni nelle farmacie comunali, invece è stato bocciato, come da prassi! La motivazione addotta dalla Sindaco Lungarotti è sempre la stessa: “Lo abbiamo già fatto/pensato prima e meglio di voi”.
Proprio come per i test antigenici rapidi che a Bastia sono stati attivati presso una farmacia privata, ma non nelle 2 comunali, esempio cristallino di efficienza locale, mentre, ad esempio, la Giunta di Gualdo Tadino ha già deliberato lo screening di massa sulla popolazione studentesca e sul personale degli istituti comunali, tramite tamponi antigenici nasofaringei, al fine di combattere la diffusione del virus, da effettuarsi tramite il personale delle farmacie comunali, della farmacia privata e del personale sanitario specializzato volontario, coadiuvato dalla locale sezione della Croce Rossa Italiana.

La nostra seconda proposta, riguardava l‘introduzione, negli scontrini delle farmacie comunali, del numero antiviolenza. Dopo aver appreso dal comunicato dell’assessore Brunelli, uscito casualmente nella stessa data con cui è stato protocollato il nostro ordine del giorno, che nelle nostre farmacie comunali veniva attivata la stampa del numero 1522 antiviolenza, venerdì sera abbiamo ritirato la nostra proposta, dichiarando che non avrebbe avuto alcun senso assistere alla consueta retorica sulle doti di efficienza e preveggenza della giunta bastiola. La salute ed il benessere dei cittadini, a nostro avviso, sono temi talmente importanti che non dovrebbero mai essere oggetto di propaganda elettorale, né tanto meno essere strumentalizzati, come invece accade purtroppo sempre più spesso, nel panorama politico italiano.

L’ultima “scena” si è infine consumata con la parziale risposta della Sindaco alla nostra interrogazione circa le gravi vicende, accadute più di un mese fa, presso il comando di polizia municipale e raccontate da un articolo su “Il Messaggero” del 20 marzo.
Piuttosto che rispondere nel merito della questione, si è trincerata dietro un “no comment”, annunciando peraltro di aver sporto formale denuncia per la fuga di notizie. Di fatto ha sviato l’attenzione sul tema principale da noi posto: il danno erariale per la mancata notifica delle multe, certificato anche dalla recente sentenza della Corte dei Conti, per il quale ad oggi nelle casse comunali è rientrato soltanto il 35% dell’ammanco: nulla è dato sapere per la quota restante. Tale parziale risposta fa supporre che l’obiettivo dell’amministrazione Lungarotti sia piuttosto quello di mettere tutto a tacere.
Peraltro, abbiamo fortemente sottolineato la crescente sensazione di insicurezza avvertita da molti nostri concittadini, per la gestione della polizia locale che in tale clima di forte tensione, come citato dal predetto articolo di stampa, dovrebbe garantire la serenità che sempre più persone hanno smarrito dopo questo difficile anno di pandemia.
La polizia locale ricopre un ruolo cruciale per il buon mantenimento del tessuto sociale ed economico della città e le eventuali inefficienze ricadrebbero inevitabilmente sull’intera collettività.

MoVimento 5 Stelle Bastia Umbra

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