Nel consiglio comunale del 16 luglio 2019, il primo “operativo” dopo l’insediamento della neo eletta amministrazione Lungarotti, erano presenti due proposte avanzate dal M5S Bastia, la prima riguardava la rateizzazione senza interessi ne sanzioni dei tributi comunali arretrati, prevista dal recente “Decreto Crescita”, con l’istituzione di un apposito regolamento comunale, mentre la seconda riguardava l’ottenimento di un contributo di 130 mila euro messo a disposizione dal Governo per la nostra città, per la realizzazione di opere di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile.
Ebbene la risposta è stata negativa per entrambe le proposte, motivandole col fatto che nel primo caso il Comune di Bastia non ha ingiunzioni oltre quelle relative all’imposta di pubblicità gestita dal concessionario Dogre, mentre per gli altri tributi, pagabili all’Agenzia delle Entrate Riscossione, la rottamazione può essere chiesta direttamente alla medesima agenzia dai contribuenti morosi. Da parte nostra, resta la ferma convinzione che l’approvazione di un regolamento per l’applicazione del ravvedimento operoso, applicabile per Imu, Tasi, Tari, imposta di pubblicità e multe, per ridurre i contenziosi tra la pubblica amministrazione e i cittadini in materia di imposte, avrebbe agevolato la riscossione delle entrate comunali oltre ad essere una cosa utile per i cittadini/contribuenti che fossero intenzionati a sanare la propria posizione debitoria con il Comune.
La seconda istanza proponeva invece di individuare un progetto di efficientamento energetico o di sviluppo sostenibile, cantierabile entro il 31 ottobre che potesse essere realizzato, sfruttando i contributi stanziati dal governo per la nostra città appositamente per tale finalità, pari ad euro 130.000. Anche in questo caso la risposta è stata negativa! Nonostante il neo assessore ai lavori pubblici comunicasse al Consiglio che gli uffici comunali fossero già al lavoro per ottenere tale stanziamento, con un progetto con ogni probabilità relativo alla pubblica illuminazione e, pertanto, sarebbe stato ragionevole supporre che la maggioranza avrebbe approvato l’ODG presentato dal Movimento 5 Stelle, al momento del voto le uniche mani alzate sono state quelle dei 6 consiglieri di minoranza! Evidentemente secondo l’amministrazione Lungarotti e la maggioranza consiliare che la sostiene, le idee buone sono ascrivibili esclusivamente alla loro compagine politica, mentre quelle proposte dall’opposizione, peraltro frutto del lavoro dei Ministri 5 Stelle Fraccaro e Di Maio al Governo, sono cattive a prescindere e non meritano di essere votate.
Il metodo così è se vi pare in salsa bastiola continua imperterrito anche in questa consiliatura.
1 commento
Cambiare tutto perché nulla cambi.Siamo punto a capo nn esistono le idee buone e quelle cattive ,esistono le loro,poche e senza nessun beneficio per i cittadini.Che pena