ASSISI – L’apostolo di Assisi, il prete dell’Angelus Domini, l’uomo dei poveri e degli ammalati, l’educatore di tanti giovani. Così il venerabile don Antonio Pennacchi è stato definito dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino nel corso della cerimonia di chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione che si è svolto giovedì 14 marzo nell’abbazia di San Pietro dove lo stesso è sepolto e dove è stato allestito un angolo con alcune reliquie, libri e suoi appunti. All’importante momento hanno preso parte anche il vicario generale don Jean Claude Hazoumé Kossi Anani in qualità di promotore di giustizia aggiunto, il delegato vescovile padre Francesco De Lazzari, il notaio Carlo Belli Paolobelli, il postulatore don Orlando Gori, il cancelliere vescovile suor Alessandra Rusca, in qualità di portitore, cioè di colui che porterà tutta la documentazione alla Congregazione per le cause dei santi. Presente tutto il clero diocesano, tanti laici e il sindaco di Assisi Stefania Proietti.
Assisi, 14 marzo ’19
Ufficio stampa Diocesi Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino