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Assisi

La Delegazione FAO inizia da Assisi la visita della Fascia Olivata.

Stamattina la Delegazione FAO ha iniziato la visita al territorio della Fascia Olivata Assisi-Spoleto a partire dalla Rocca Maggiore.

ll processo di candidatura al Programma GIAHS (Sistemi di patrimonio agricolo di importanza globale) rappresenta una straordinaria occasione per il nostro territorio.

I commissari si sono soffermati ad ammirare i campi olivati presenti sotto la Rocca maggiore e quelli interni alla città, in particolare quelli al di sotto della Rocca minore. Poi hanno ammirato l’uliveto concluso delle clarisse.

L’aspetto che hanno apprezzato di più è sicuramente quello legato al ruolo dell’olivo come connettore tra tessuto rurale e spazio urbano. L’olio era un tempo alimento di sussistenza essenziale, grazie alla presenza di olivi nelle corti e nei monasteri, ma anche nelle proprietà nobiliari e nel contado, mentre oggi è sopratutto un prodotto di altissima qualità, una vera e propria eccellenza umbra, grazie anche ai metodi lenti di trasformazione, che ne salvaguardano le caratteristiche eccezionali. Spesso, peraltro, ancora oggi l’olio extravergine rappresenta un sostegno aggiuntivo all’economia domestica, perché tante famiglie producono piccole quantità di olio per finalità di consumo personale dagli alberi di loro proprietà. I commissari della FAO hanno voluto anche conoscere le differenze tra gli olivi locali rispetto a quelli di altre zone d’Italia e hanno ascoltato con grande attenzione la descrizione delle caratteristiche organolettiche e gastronomiche dell’olio prodotto dal “muraiolo”, la più importante varietà presente ad Assisi, che poi hanno potuto anche degustare nel corso della visita in una delle successive tappe della visita alla fascia olivata.

La nuova Amministrazione comunale di Assisi, anche in questa occasione, ribadisce la propria volontà di impegnarsi con forza per la salvaguardia del nostro straordinario territorio, fatto di un meraviglioso intreccio di agricoltura, cultura, ambiente e spiritualità. Da noi la natura e lo spazio urbano si uniscono e diventano un complesso paesaggio antropizzato, che grazie al secolare lavoro dell’uomo sembra una preziosa tela ricamata.

Non va dimenticato infine il legame simbolico e spirituale della nostra città con l’olio extravergine d’oliva, donato ogni anno da una regione italiana per mantenere accesa la lampada della tomba di San Francesco.

16/02/2017

Simone Pettirossi Assessore Cooperazione Internazionale e Progetti europei

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