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Assisi Politica

Antonio Lunghi sulla revoca del contratto di affitto del Teatro Metastasio all’Associazione DARE.

Il 4 novembre 2016 ero presente alla presentazione della stagione 2016-2017 del Teatro degli Instabili. In quella occasione, Eugenio Guarducci ha dichiarato, a nome e per conto dell’intera Giunta Comunale, che non  avrebbe riconfermato all’Associazione DARE il contratto di affitto del teatro Metastasio in scadenza il 30.12.2016.

Non comprendo quindi come mai il Sindaco di Assisi, Stefania Proietti, riporta una lettera del 7 dicembre, oltre un mese più tardi, rispondendo a Mons. Vittorio Peri  in cui chiede all’Associazione DARE chiarimenti sull’operato della stessa per quanto riguarda la gestione della struttura teatrale di Assisi.

Che chiarimenti chiedere se già era stato deciso di non confermare la gestione? E perchè meravigliarsi del fatto che sono state smantellate le strutture mobili all’interno del teatro?

In quella occasione l’Assessore Guarducci dichiarò inoltre che i primi giorni di gennaio nel Teatro Metastasio sarebbe stato esposto il sipario di Raffaele Fogliardi che sembrava fosse andato perduto dopo la presentazione in Piazza nel 2011 e che comunque necessita di un intervento di restauro.

Vorrei ricordare che a seguito del ricorso vinto dal Comune di Assisi sul Bando della Regione dell’Umbria P.U.C. 3 la stessa Regione si è formalmente impegnata a finanziare due interventi previsti nella proposta presentata a suo tempo: il  completamento del percorso verde lungo il fiume Tescio e la ristrutturazione del teatro Metastasio. Mentre il primo intervento, per un importo di € 400.000 circa è stato finanziato, ma ancora non appaltato, quello relativo al Teatro Metastasio non ha avuto ancora risposta. Nel bilancio preventivo 2016 è riportato l’intervento di ristrutturazione del Teatro con finanziamento di Fondi Regionali.
Il Sindaco deve insistere nel far rispettare questo impegno anche per il senso di responsabilità che gli Amministratori di allora hanno dimostrato in questa vicenda.

Il sottoscritto aveva confermato all’Associazione DARE la gestione della struttura per tutto il 2016 proprio in coincidenza con l’avvio del progetto di ristrutturazione dello stesso.
Ma se ancora non abbiamo avuto una risposta amministrativa da parte della Regione, passerà tutto il 2017 ed oltre per arrivare ad una soluzione del problema se mai ci sarà, mi domando perchè chiudere questo spazio e lasciarlo ad un non precisato progetto di utilizzo da parte delle Associazioni di Assisi che obbiettivamente non hanno la possibilità di poterlo gestire nelle condizioni attuali?

Si ritornerà alla situazione antecendete il 2008 quando la struttura è stata per anni chiusa.

Vorrei anche ricordare che un uomo visionario, affascinato da Francesco, Mr. Richard Leach, ci ha regalato quella stupenda struttura che è il Teatro Lyric Assisi che tutti ci invidiano e che proprio a seguito di questo l’associazione DARE è arrivata ad Assisi.

Ogni città ha una propria identità, ha un’anima, come ogni persona ed Assisi non può che essere luogo di ricerca della spiritualità di cui l’uomo contemporaneo è avido. Luogo di ricerca di quella domanda di assoluto che esiste in ognuno di noi. Non penso che Assisi debba essere solo dei Cattolici, proprio per questo che San Giovanni Paolo Secondo ha convocato proprio qui i rappresentanti delle principali religioni dell’umanità.

Assisi non può essere altro. Per cui uno spettacolo che parla di Francesco e di Chiara, che ricostruisce la loro storia proponendola alle donne ed agli uomini del nostro tempo ritengo che sia una iniziativa di promozione turistico-culturale affine alla storia della nostra città. Questo non significa che questa proposta non poteva essere migliorata, che non si potevano apportare modifiche al progetto ma l’averlo cassato è stato sicuramente un errore che non tiene per niente conto del lavoro e della passione dei tanti giovani coinvolti nell’iniziativa.

 

17/12/2016

Antonio Lunghi

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