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Venerdì 22 luglio alle ore 21, in Piazza del Comune ad Assisi, la diciassettesima tappa di Libero Cinema in Libera Terra, con la proiezione del film “Fuocoammare”.

Il presidio di LIBERA di Assisi-Bastia “Mario Francese”, con il patrocinio della Città di Assisi, in collaborazione con il Circolo culturale Arnaldo Fortini e l’Agesci, è lieta di accogliere venerdì 22 luglio alle ore 21, in Piazza del Comune ad Assisi, la diciassettesima tappa di Libero Cinema in Libera Terra, con la proiezione del film “Fuocoammare”.

Libero Cinema in Libera Terra è il festival di cinema itinerante contro le mafie che ogni estate viaggia per la penisola – e oltre i confini – con un furgone attrezzato con tecnologie digitali. È promosso da Cinemovel Foundation e Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie, fondata da don Luigi Ciotti.
La serata prevede la partecipazione a Mafia Liquida, spettacolo tra cinema, fumetto e lavagna luminosa, e la proiezione di “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi, film vincitore dell’Orso d’oro per il miglior film al Festival di Berlino 2016.

L’evento è gratuito.

In Fuocoammare, Gianfranco Rosi racconta Lampedusa attraverso la storia di Samuele, un ragazzino che va a scuola, ama tirare sassi con la fionda che si è costruito e andare a caccia di uccelli. Preferisce giocare sulla terraferma anche se tutto, attorno a lui, parla di mare e di quelle migliaia di donne, uomini e bambini che quel mare, negli ultimi vent’anni, hanno cercato di attraversarlo alla ricerca di una vita degna di questo nome, trovandovi spesso, troppo spesso, la morte. Lampedusa non è un’isola come le altre, negli ultimi 20 anni è approdo di migliaia di migranti in cerca di libertà. Samuele e i lampedusani sono i testimoni a volte inconsapevoli, a volte muti, a volte partecipi, di una tra le più grandi tragedie umane dei nostri tempi. Samuele è un ragazzino con l’apparente sicurezza e con le paure e il bisogno di capire e conoscere tipici di ogni preadolescente. Con lui e con la sua famiglia si entra nella quotidianità delle vite di chi abita un luogo che è, per comoda definizione, costantemente in emergenza. Samuele non incontra mai i migranti. A farlo è invece il dottor Bartolo, unico medico di Lampedusa costretto dalla propria professione a constatare i decessi, ma capace di non trasformare tutto ciò, da decine di anni, in una macabra routine, conservando intatto il senso di un’incancellabile partecipazione.

Seguendo il suo metodo di totale immersione, Rosi si è trasferito per più di un anno sull’isola di Lampedusa, facendo esperienza di cosa vuol dire vivere sul confine più simbolico d’Europa, raccontando i diversi destini di chi sull’isola ci abita da sempre, i lampedusani, e chi ci arriva per andare altrove, i migranti. Da questa immersione è nato Fuocoammare.

18/07/2016

Il Presidio di Libera di Assisi “Mario Francese”

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