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14 Maggio 2024
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PD Bastia: "Rifiuti, dalle parole ai fatti."

Stiano sereni i grillini bastioli che il nuovo Segretario PD non intende percorrere binari vecchi e obbligati; non è certo cosa semplice ma la strada imboccata è quella giusta.
Venendo al merito del comunicato, l’attuale contratto di Servizio per la Gestione integrata dei rifiuti è stato sottoscritto a dicembre 2009 ed è stato è stato seguito da numerosi contratti integrativi (non di certo a firma M5S sia chiaro), che hanno introdotto ulteriori spese per servizi aggiuntivi di raccolta differenziata non previsti dal contratto originario, come ad esempio nel 2013 per il sistema di raccolta con i mastelli: oltre 400.000€ all’anno per il modello di raccolta “ad intensità” nel territorio Bastia Capoluogo e nel Centro storico di Costano. Senza tralasciare gli ulteriori 300.000€ circa dati alla GEST srl tra il 2010 e il 2015 per pulizia e raccolta rifiuti nelle aree verdi. Dubitiamo fortemente che si possano attribuire responsabilità all’amministrazione Lombardi.
Noi di certo non difendiamo a oltranza la GESENU o la GEST. Ricordiamo che le amministrazioni di centrosinistra di Bastia furono tra le poche in Umbria, fino alla riforma regionale che introduceva le ATI, a non sottoscrivere contratti con la GESENU ma con altri gestori. Raggiungere la soglia del 70% di differenziata a queste cifre non è ammissibile, indipendentemente da chi lo propone. A maggior ragione senza che la Regione ci imponesse di raggiungere percentuali del genere.
Il metodo poker, introdotto dall’amministrazione Lombardi, da migliorare con il sistema di accesso controllato dei bidoni e attività di controlli e repressione, avrebbe raggiunto simili risultati a costi considerevolmente più bassi, perfettamente in linea con gli obiettivi regionali.
Tant’è vero che a seguito delle integrazioni contrattuali successive al 2009 il PD di Bastia Umbra (non scomodate “macchine da guerra”) ha votato contro un sistema di raccolta differenziata non omogeneo, arcaico e costoso, gestito da una società non certo virtuosa e cristallina, proprio perché tali integrazioni andavano a favore dell’interesse privato societario e non certo della cittadinanza bastiola.
E mentre noi votavamo contro per evitare di continuare a dare sempre più soldi a questa società, il locale M5S (Delibera del Consiglio Comunale n. 6 del 30-01-2015) votava insieme all’amministrazione per estendere la raccolta dell’umido con i mastelli a tutto il territorio comunale: un giochino da altri 400.000€ circa in più all’anno per i contribuenti bastioli, per un aggravio totale quindi di circa 800.000€ derivante dal nuovo metodo di differenziata.

Sarebbe questo il modo di ridare i soldi ai cittadini? É questo il modo di abbassare le tasse per i cittadini virtuosi?
Ribadiamo il concetto. É mai possibile che il M5S che nel resto d’Italia arriva a chiedere le dimissioni anche dei propri amministratori, qui a Bastia non pretenda le dimissioni di chi negli ultimi 7 anni ha gestito le politiche di nettezza urbana ma anzi continui imperterrito a fungere da stampella votando ancora una volta a braccetto con l’amministrazione?
Fortunatamente c’è un’inchiesta della Procura in corso e la Guardia di finanza proprio in questi giorni sta acquisendo documentazione nei 24 Comuni dell’Ato2 (tra cui Bastia), utile a capire come si svolge effettivamente il servizio di raccolta, in modo da fare luce su eventuali responsabilità dei protagonisti interessati dalla questione.
 
08/02/2016
  Giacomo Giulietti
  Segretario Unione Comunale PD Bastia

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