Notizie uscite dall’azienda, invece che rassicurarci , ci preoccupano ulteriormente. Noi crediamo che, per mantenere l’occupazione, sia necessario investire in nuovi prodotti di massa, con un piano di politica industriale credibile. Insistere sulle varie particolarità del “bacio”, non risolve per niente la situazione di difficoltà attuale.
Già nel passato sono state percorse queste strade, il risultato è sotto gli occhi di tutti. Lo stabilimento di San Sisto ha bisogno di rilancio vero, di produzioni forti per il mercato italiano ed estero. La Perugina, quindi, deve riacquistare priorità produttiva e strategica nell’ambito del gruppo Nestlè.
Sono necessari, pertanto, investimenti importanti con scadenze programmate, sia in nuove tecnologie che in prodotti. Solo così potrà esserci un futuro. Non siamo convinti per niente, come sostenuto in alcuni giornali, che il futuro di un grande stabilimento quale quello della Perugina, possa trovare sviluppo significativo con produzioni di nicchia o a kilometri zero.
In questi ultimi anni, c è stato un disimpegno costante della proprietà, lento , forse poco percepito, ma che ha portato alla situazione attuale.
Non bastano generiche dichiarazioni di solidarietà verso i lavoratori, ma serve una grossa pressione politica, istituzionale, cittadina, di contrasto verso la politica aziendale, ed un invito perchè il sindacato si metta alla testa del movimento contro le attuali scelte della Nestlè.
Noi abbiamo difeso sempre questa azienda. Vogliamo che cresca e si sviluppi, affinchè resti motivo di orgoglio cittadino, ma dobbiamo tutti fare quello che è possibile perchè questo si realizzi. Noi restiamo, comunque, a fianco dei lavoratori in lotta.
Giuseppe Mattioli
La Sinistra per Perugia
La Sinistra per Perugia
Mercoledi 23 settembre 2015
