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29 Aprile 2024
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Aggressione all'arbitro al termine dell'incontro Viole-Cannara. La Polizia di Assisi denuncia i tre responsabili. Il Questore impone il D.A.S.P.O.

Il 3 maggio scorso presso lo stadio degli Ulivi di Assisi, al termine della partita di calcio A.C.D. Viole – Grifo Cannara, valido per i playout di Prima Categoria Girone A, il direttore di gara, un giovane spoletino, veniva aggredito da alcuni tifosi riportando delle lesioni che hanno necessitato l’intervento dell’autoambulanza a bordo della quale veniva accompagnato per le cure del caso presso il Pronto Soccorso di Assisi.
 
Acquisito il referto medico, con il quale veniva diagnosticato un trauma cranico, gli agenti del Commissariato di Assisi, diretto dal Commissario Capo della Polizia di Stato Francesca D. Di Luca, hanno avviato le attività di indagine al fine di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti ed accertare le responsabilità di quanti avevano preso parte alla aggressione.
 
La partita si era svolta in modo regolare ma aveva visto momenti di contestazione per un rigore fischiato al 93° minuto a carico del “Viole”.
 
Al termine dell’incontro, quando l’arbitro era ancora all’interno del campo nei pressi degli spogliatoi, veniva raggiunto da sostenitori del Viole, colpito alla testa con un manico di un ombrello, che si rompeva con l’impatto, ed  aggredito con calci alle gambe e pugni  alla schiena e  ricoperto di insulti e minacce.
Le aggressioni sono state concitate ma ben congegnate dal momento che, al termine della partita, un cancello era stato ostruito ad arte con tavole e una fila di sedie proprio per impedire all’arbitro di trovare riparo all’interno degli spogliatoi per sfuggire agli aggressori.
 
Gli agenti di polizia acquisivano il referto arbitrale di fine partita e convocavano tutti i testimoni tra cui i componenti della terna arbitrale e  l’addetto ai cancelli dello stadio.
 
Sulla base delle numerose testimonianze raccolte e dalle evidenze dei riconoscimenti fotografici effettuati, si riusciva ad individuare e identificare distintamente gli autori delle aggressioni fisiche e verbali.
 
Un tifoso, padre di un giocatore, e due dirigenti della società calcistica delle Viole i responsabili.
 
Per l’autore  dell’”ombrellata” e per quello che ha sferrato calci e pugni, è scattata la denuncia per i reati specifici di cui all’art. 6 bis, comma 1 e comma 2, della Legge 401/89  in materia di sicurezza nelle manifestazioni sportive            (modificato dall’art. 3 della Legge 41/2007) che punisce quanti accedono abusivamente all’interno dell’area di gioco e lanciano o utilizzano mazze o oggetti contundenti come il manico di un ombrello per creare pericolo  per le persone.
 
Per il terzo dirigente delle Viole scatterà quella per il reato di minaccia grave per aver utilizzato nei confronti dell’arbitro parole minacciose e offensive che gli sono valse già da parte del Giudice Sportivo  l’inibizione a svolgere ogni attività fino al 15.10.2015.
 
A prescindere dall’esito giudiziario, avendo con tutta evidenza  partecipato a vario titolo ad episodi di violenza, è stata per tutti irrogata da parte del Questore di Perugia la sanzione del D.A.S.P.O. che inibirà ai responsabili delle aggressioni fisiche di partecipare a qualunque titolo a manifestazioni calcistiche legate alla F.I.G.C. per un periodo di tre anni, estesa a 4 anni per il dirigente del Viole che ha anche minacciato gravemente l’arbitro.
03/06/2015
Commissariato P.S. Assisi

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