Assisi, 18 agosto 2014: il Sindaco Claudio Ricci, nel ricordare la decisione dell’amministrazione comunale di intentare ricorso al TAR (tribunale amministrativo regionale), in merito alla chiusura del punto nascita (decisa da Regione e ASL 1), sottolinea la gravità, organizzativa e politica, di tale decisione.
Pur apprezzando (in parte) il progetto di valorizzazione sanitaria dell’ospedale (realizzazione di un centro regionale piccola chirurgia pediatrica, potenziamento del pronto soccorso e attivazione del centro donna) e gli investimenti infrastrutturali indicati nel piano (per 1.8 Milioni di Euro) aver depotenziato sin dal 2006/2007 (anno in cui pubblicammo il primo manifesto di protesta) il reparto ostetricia e ginecologia (che aveva superato i 700 parti all’anno) é un “atto grave”.
Il punto nascita poteva essere un punto di eccellenza regionale (infatti molti vorrebbero venire a far nascere i figli nei luoghi di San Francesco e Santa Chiara, anche da fuori Regione e dall’estero) e impedire che vi potranno essere bambini e bambine di nome Francesco e Chiara nati ad Assisi è sin anche un “fatto etico culturale” inopportuno.
Ci consola il fatto che, tra pochi mesi, quando ci potrebbe essere una nuova amministrazione regionale, la riattivazione del punto nascita ad Assisi sarà uno dei primi atti che, speriamo, verrà approvato.
Claudio Ricci