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27 Aprile 2024
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Giornale dell'Umbria

La polvere non era antrace

Sospesa la terapia antibiotica sulle 6 dipendenti della ditta

Continuano le indagini per individuare chi ha spedito i plichi alla Grigi e allo studio legale

di LUCIA PIPPI
BASTIA UMBRA – Non è antrace la polvere contenuta nelle due buste recapitate la scarsa settimana negli uffici della Grigi cereali di Bastiola e a uno studio legale, secondo quanto emerge dalle analisi condotte dall’istituto zooprofilattico di Foggia. A renderlo noto è stata la professoressa Daniela Francisci, della struttura complessa di malattie infettive dell’ospedale di Perugia, attraverso l’ufficio stampa del Santa Maria della Misericordia. Intanto, è stata sospesa la terapia antibiotica a quale erano state precauzionalmente sottoposte le sei donne, due delle quali in dolce attesa, venute a contatto con le buste. Sin dal primo momento, comunque, si sospettava che non si trattasse di antrace ma di un altro tipo di polvere. A dirigere i carabinieri di Assisi verso questa ipotesi era stato proprio il colore troppo scuro della polvere. Inoltre, nella giornata di ieri sono stati anche dissequestrati i locali dell’azienda.
I due pacchi, come si ricorderà, erano stati consegnati via posta sia all’azienda agricola che allo studio legale che cura gli interessi della ditta. Sulla busta era stato scritto “contiene antrace” e al loro interno era contenuta una polvere scura che aveva messo in allarme le dipendenti che avevano toccato la missiva al punto da farle ricorrere, in via precauzionale, alle cure dell’ospedale. Dopo aver trascorso alcune ore ricoverate nella struttura complessa di Malattie infettive del Santa Maria della Misericordia di Perugia, le sei donne, due delle quali incinte, erano state dimesse. Da li erano iniziate le indagini per cercare di risalire al mittente. Il fatto che siano state inviate sia alla sede della Grigi cereali che allo studio legale che, solitamente, li rappresenta, ha fatto, sin dal primo momento, propendere per questioni legate alla vita lavorativa. L’azienda, secondo quanto appreso, non ha situazioni critiche né con fornitori né con dipendenti (recentemente ci sono state anche nuove assunzioni, nonostante la situazione generalizzata di difficoltà). Qualche elemento utile potrebbe arrivare dalle buste. L’indirizzo é stata scritto a mano, con caratteri quasi infantili e, comunque, potrebbero contenere alcune impronte del mandante. Per ora, tuttavia, non ci sono sospettati e le indagini procedono a ritmo serrato in tutte le direzioni.

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