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Bastia Umbra
25 Novembre 2024
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Politica

Nessuna azione di protesta durante il Consiglio Comunale

Non c’è stata nessuna azione di protesta durante il Consiglio Comunale del 30 agosto, come affermato sulla stampa dal capogruppo Pettirossi (attenzione che si allunga il naso!), ma solo un fuggi fuggi generale di tutti i membri dell’opposizione che, ubbidendo come al solito agli ordini del consigliere Bartolini, hanno abbandonato l’aula convinti (sbagliando) che non ci fosse il necessario numero legale per continuare la seduta. Il solito giochino della minoranza, eredità di un modo di fare politica che credevamo oramai sepolto, per tentare di mettere in difficoltà chi cerca di trovare le soluzioni ai problemi della gente…
Nessuna protesta dichiarata quindi né prima di uscire dall’aula né dopo che nel mio intervento avevo evidenziato il totale disinteresse di tutta l’opposizione presente (la collega Travicelli era assente) per i problemi delle donne, ed avevo ribadito la pretestuosità di tutta la vicenda delle quote rosa, visto che i firmatari del ricorso al TAR avevano abbandonato la sala del Consiglio proprio quando era in discussione una proposta a favore delle donne in stato interessante.
La solitaria dichiarazione alla stampa del capogruppo del PD di essere d’accordo con l’ordine del giorno presentato dal collega Marini è chiaramente ininfluente ai fini amministrativi e politicamente fuori tempo anzi è l’ulteriore dimostrazione dell’utilizzo strumentale della parità di genere da parte della minoranza. Per ritornare ai problemi dei parcheggi e del lavoro ribadisco quanto già detto e cioè che le proposte dell’opposizione sono parziali, senza copertura finanziaria e non presentano nessuna novità rispetto a quanto emerso in precedenti Consigli Comunali.
La maggioranza da mesi sta mettendo a punto, come stranoto, sia una rimodulazione delle convenzioni dei parcheggi sia un pacchetto economia in aiuto alle aziende e a breve si presenterà in Consiglio Comunale con degli atti amministrativamente corretti e rispondenti alle reali necessità e possibilità. Infatti a differenza dell’opposizione, che non tiene in considerazione la reale fattibilità delle proprie proposte alternative (mai una previsione di spesa e relativa copertura), noi che abbiamo la responsabilità di governo della città dobbiamo invece fare i conti con l’effettiva disponibilità economica, realizzando infrastrutture e fornendo servizi senza gravare sulle tasche dei cittadini, come stiamo facendo da oltre quindici anni.
Come risulta dagli atti l’unica proposta della minoranza con la relativa copertura finanziaria (perché obbligatoria per presentare l’emendamento) è venuta in occasione dell’approvazione del bilancio 2012: aumentare l’IMU per le attività produttive e commerciali per controbilanciare l’abbassamento dell’aliquota sulla prima casa. Una cosa inaccettabile ed insostenibile in momenti di crisi come quelli che stiamo attraversando; una decisione che avrebbe senz’altro costretto molti esercenti ed imprenditori a chiudere la propria azienda o a licenziare parte del personale.

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