Prosegue l’azione disgregatrice dell’ospedale di Assisi quale disegno politico da parte della Regione in favore dell’ospedale di Pantalla. Le continue rassicurazioni da parte di esponenti del PD regionale e locale si sono rivelate semplici prese in giro, inutili diversivi dietro ai quali nascondere una verità incontestabile. Questo disegno di depotenziamento del nostro nosocomio è iniziato nel 2007 con il trasferimento a Foligno del primario del punto nascita, non più sostituito, e ha avuto come epilogo la chiusura del reparto nel 2014. A cascata è seguita la chiusura della pediatria. Quindi è stato depotenziato il reparto di chirurgia, il cui primario “a scavalco” lavora tra Assisi e Pantalla, ma di fatto è attivo soprattutto a Pantalla, dove vengono trasferiti i degenti di Assisi, con gravi problemi per le famiglie, che per assistere i propri cari devono percorrere ogni giorno 90 km. Ora addirittura corre voce che sia imminente la riduzione del pronto soccorso, che passerebbe dalle attuali 24 a 12 ore di servizio. Inutile sperare nella medicina d’urgenza, che pure era stata promessa e che non si farà più. Sembra invece prendere vigore la proposta di un pannicello caldo: l’istituzione della residenza sanitaria assistita (RSA), per riempire in qualche modo il nosocomio e non lasciarlo inutilizzato. Questa sarebbe la dimostrazione più evidente che a Perugia qualcuno vuole trasformare l’ospedale di Assisi in una specie di poliambulatorio, progetto al quale tutti noi ci opporremo.
06/05/2016
Giorgio Bartolini
Candidato Sindaco del Comune di Assisi