Sinistra Ecologia Libertà al fianco dei lavoratori del Giornale dell'Umbria.

Un giornale che chiude è sempre una cattiva notizia, quali che siano la sua dimensione ed il suo orientamento culturale e politico. Perché indebolisce il diritto dei cittadini ad essere informati, e perché impoverisce il tessuto economico e civile del territorio in cui opera. Si tratta, nel caso del Giornale dell’Umbria, di una quarantina di persone che rischiano di perdere il lavoro, tra giornalisti, collaboratori e poligrafici: professionalità che si sono formate nel tempo, che costituiscono oggi una ricchezza della nostra regione e che ben difficilmente potrebbero ricollocarsi tutte nel precario panorama dell’informazione regionale. Non sapremmo dire, oggi, se ci potrà essere un esito positivo di questa difficile vertenza, né se tale esito potrà essere costruito attraverso la creazione di una cooperativa di giornalisti e poligrafici. Si tratta infatti di far fronte – anche con significativi investimenti- alla nuova situazione venutasi a creare con l’avanzare delle nuove tecologie della
comunicazione, esplorando le opportunità offerte da una diversificazione inedita di mezzi e piattaforme: carta, web, radio/TV. Vogliamo però affermare che nessuna soluzione positiva può nascere dal sacrificio dei diritti dei lavoratori, né dalla violazione degli accordi presi: è necessario
perciò che la proprietà rispetti il contratto di solidarietà a suo tempo sottoscritto, che prevede che le pubblicazioni continuino fino a tutto il 2016 (un tempo congruo per definire e mettere in opera una soluzione adeguata). E’ necessario altresì che non vengano manomessi i diritti acquisiti dei lavoratori, a partire dagli accantonamenti per il TFR e dall’indennità di mancato preavviso. Sinistra Ecologia Libertà e gli eletti della lista Umbria più Uguale continueranno a seguire con la massima attenzione l’andamento della vertenza, assicurando ai lavoratori del Giornale dell’Umbria tutto il sostegno di cui saremo capaci.