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Il Comune di Bettona e i genitori in protesta, sabato mattina assemblea pubblica e raccolta firme

Da sinistra Schippa, Mazzoni, Frascarelli e Cioffini

PERUGIA, 13 dicembre 2013 – No allo scorporamento dell’Istituto Comprensivo Bettona-Cannara ma ben venga l’unione con le scuole di Torgiano. È quanto hanno ribadito con forza i genitori degli alunni dei comuni di Bettona e Cannara e la giunta del Comune di Bettona durante la conferenza stampa indetta questa mattina (venerdì), presso palazzo Cesaroni a Perugia, per protestare contro l’emendamento della III Commissione consiliare al Piano regionale dell’offerta formativa e della rete scolastica 2014-2015.

Un’opposizione che continuerà domani mattina (sabato) con un’assemblea pubblica, organizzata per le ore 10 presso il teatro Excelsior di Passaggio di Bettona, dove sarà data vita ad una raccolta firme. Una petizione che resterà attiva per due giorni, fino a domenica sera alle 22, con uno banchetto aperto in occasione del “Mercatino di Natale”, in programma in piazza del Popolo a Passaggio di Bettona.

Molte le motivazioni a tutela dell’attuale Istituto che sono state illustrate durante la conferenza stampa tenuta da Stefano Frascarelli, sindaco del Comune di Bettona, da Stefano Ciuffini, vice sindaco, da Gianluca Schippa, assessore comunale, e da Silvia Mazzoni, dirigente scolastica del Comprensivo Bettona-Cannara. Tutti hanno affermato con forza la loro contrarietà a scindersi e a dare vita a due istituti separati: quello di Bettona-Torgiano e quello di Cannara-Bevagna. Soprattutto considerato che almeno in uno dei due casi il comprensivo non avrebbe comunque il requisito essenziale per il riconoscimento dell’autonomia scolastica (in base al decreto legge n. 104 del 12/09/2013 la media regionale sarà portata da 600 a 900 studenti) e senza considerare l’aumento dei costi nell’attivare una nuova dirigenza ed uffici.

Secondo la III commissione, infatti, Bevagna (che ad oggi ha 435 studenti) si dovrebbe accorpare con Cannara (333) mentre Torgiano (550) con Bettona (420). Solo uno dei due nuovi istituti raggiungerebbe i numeri previsti mentre inglobando Torgiano al già presente Comprensivo Bettona-Cannara si arriverebbe a circa 1300 studenti, rispondendo pienamente alle nuove direttive. E se Bevagna, come previsto dal piano disegnato dalla Giunta della Regione Umbria, venisse accorporato a Gualdo Cattaneo non si dovrebbe dare vita ad una nuova realtà scolastica. Bevagna-Cannara, infatti, in base ai numeri attuali, arriverebbero solo a 768 alunni e l’Istituto non avrebbe comunque la stabilità richiesta dal nuovo decreto legge.

“Lo scorso giugno – ha dichiarato il sindaco Stefano Frascarelli – la Provincia di Perugia ci ha riconosciuto il merito di esserci voluti mettere in regola, sistemando due realtà in reggenza. Ad ottobre 2012 avevamo, insieme al Comune di Cannara, già deliberato l’accorpamento permettendo così l’assegnazione di un dirigente scolastico. Abbiamo costruito le basi per dare vita ad una continuità didattica come richiesto anche dal decreto Carrozza”.

“Quello che più ci ha colpito – ha detto anche la dirigente Silvia Mazzoni – che nel piano disegnato dalla Giunta regionale questo istituto non era stato chiamato in causa. Ma il problema era legato a Torgiano e Bevagna. Torgiano non può mantenere la sua autonomia, è un dato di fatto, ma non può neppure portare alla distruzione dell’istituto esistente. Basta che venga inglobato. Non sarebbe il primo caso se tre comuni venissero uniti per dare vita ad un unico polo didattico. Non buttiamo via quello che è stato fatto sia a livello umano sia a livello di risorse pubbliche. Quelli ad essere più preoccupati sono i genitori di Cannara perché sanno che sono a rischio di stabilità”.

In merito alla vicenda sono scesi in campo anche i circoli del Partito Democratico di Bettona e di Torgiano. Nel primo caso viene richiesto di riconsiderare le decisioni prese dalla III commissione. Diversa la situazione nel secondo dove viene sottolineata l’inefficienza dell’amministrazione comunale di Torgiano che non è stata previdente nell’organizzarsi.

“Nel prendere questa decisione – ha ribadito Frascarelli – la III Commissione non ha ascoltato il parere del consiglio d’Istituto né sentito quello dei comuni di Bettona e Cannara chiamati in causa. Ma solo quello di chi voleva questa rottura”.

I genitori e i rappresentati di istituto presenti hanno sottolineato che questo emendamento non ha tenuto conto dell’interesse dei veri utenti della scuola e delle esigenze dei vari territori. Con la scissione, hanno ribadito i presenti, non sarà garantita la stabilità e la continuità che da anni questi due comuni chiedevano. “È una cosa vergognosa – hanno detto – che dei comuni chiedano la rottura di accordi di altri comuni. L’accorpamento di Cannara e Bettona è stato il frutto di un duro lavoro ma già si stanno vendendo i primi risultati”. L’Istituto Comprensivo, infatti, è attivo dal primo settembre 2013.

Ufficio Stampa Comune di Bettona

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