In relazione alla notizia del trasferimento della fonderia Tacconi nel comune di Cannara in località Isola, zona a vocazione agricola a confine con il comune di Assisi, si comunica la ferma opposizione del comitato di Tordandrea in quanto la zona oltre ad avere un’alta valenza paesaggistica ed essere la naturale estensione dell’area vincolata del comune di Assisi, è un terreno facilmente irrigabile (compreso tra il fiume Topino ed il torrente Ose) e quindi ad alto reddito agricolo. Semmai da valorizzare ai fini turistici ed allo sviluppo di attività prettamente agricole ortofrutticole.
Quanto sopra è dimostrato dai molti pareri contrari emessi all’epoca dell’insediamento, dalle più importanti autorità quali Ministero per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici nonché dal Dipartimento Assetto del Territorio della Regione Umbria. Il trasferimento fu voluto solo da politici “miopi” incapaci di vedere oltre la punta del proprio naso, ma sensibili ai voleri dei poteri forti (associazione industriali, multinazionali, ecc.) e portata avanti senza valutare le soluzioni alternative. La Bonaca-Bayer ha causato danni notevoli all’ambiente, all’economia ed alla spesa pubblica.
Non è possibile che nell’area agricola più bella e redditizia della valle Umbra Nord, un comune piccolo come quello di Cannara continui a provocare danni con scelte sbagliate, quali istallazioni massicce di pannelli fotovoltaici a terra e capannoni giganteschi e dall’architettura mostruosa e addirittura permettersi due aree industriali poste a poche centinaia di metri l’una dall’altra con capacità edificatorie di centinaia di migliaia di metri cubi.
Come in passato ci siamo opposti, ed il tempo ci ha dato ragione, anche ora ci mobiliteremo con tutte le forze affinché’ i politici non diventino “DOMINATORI DEL CREATO” ma amministratori del creato, capaci di riconoscere gli errori fatti e cancellarli anziché perseverare con scelte scellerate che portano solo danni all’ambiente al paesaggio, al turismo vera risorsa di un territorio che ha la fortuna di aver Assisi nelle vicinanze.
Purtroppo la strategia è sempre la stessa: mancata partecipazione, silenzio assoluto ed informazione a fatto compiuto, con promesse ed il ricatto dei posti di lavoro, mai mantenute. Addirittura permettere i lavori ancora prima delle necessarie autorizzazioni, come allora quando la magistratura inviò varie comunicazioni giudiziarie per “falso e truffa” e per “abuso d’ufficio” su segnalazione del comitato.
26/07/2016
Paolo Brufani (Coordinatore Comitato per la difese della salute pubblica e tutela dell’ambiente – Tordandrea di Assisi)