Gli incontri sul Piano regolatore che si stanno svolgendo in questi giorni (per la verità convocati in un orario molto infelice, visto che alle 20.00 la maggior parte delle persone cena), stanno facendo emergere con chiarezza che il PRG, parte strutturale, adottato dalla maggioranza alla fine della scorsa consiliatura, e’ stato una sorta di “specchietto per le allodole”… Il fatto di accogliere ben 421 osservazioni (molte con parere tecnico negativo), finalizzato solo ad “accontentare” cittadini e imprenditori edili in vista delle elezioni comunali, ha infatti portato il PRG ad un incremento “assurdo” dei volumi edificatori rispetto all’esistente, tra il 25 e 30%, quando il limite di legge e’ del 10%.
Già al momento dell’adozione, perciò, il PRG aveva il destino segnato, quello di incorrere nella necessità di successivi tagli di superfici e volumetrie, per riportarlo entro i limiti di legge. Appare chiaro, oggi, come e’ stato confermato nel corso dei primi incontri ad Assisi e Santa Maria degli Angeli, che il Comune di Assisi dovrà tagliare volumetrie e probabilmente anche superfici, a partire ovviamente dalle “osservazioni”.
Così alcuni cittadini che magari pensavano che il proprio terreno sarebbe diventato edificabile lo vedranno tornare agricolo.
Chiediamo perciò:
- Come si fa a discutere seriamente del Piano operativo quando il PRG parte strutturale non e’ ancora consolidato?
- Come verranno fatti gli eventuali tagli di superfici e volumi?
- Da chi saranno effettuati i tagli?
- Quali osservazioni saranno sacrificate e quali no?
- Si utilizzerà la necessità di ridurre volumetrie e superfici per eliminare dal piano le aree edificabili più critiche dal punto di vista ambientale (ad esempio nelle zone di Rocca Sant’Angelo e Capodacqua) oppure si faranno scelte discrezionali?
- Quali saranno i criteri adottati per garantire la massima imparzialità e trasparenza?
Riteniamo che sarebbe utile discuterne nel massimo consesso cittadino, il Consiglio comunale, per non trovarci, alla fine, con tagli al PRG senza che si capisca bene come siano stati fatti e chi li abbia effettuati. Proprio per queste ragioni ho presentato una mozione in Consiglio che chiede un’ampia discussione su questi punti.
P.S.
A chi fa finta di non sentire (il capogruppo del PDL) e fa ricostruzioni dei Consigli comunali a suo uso e consumo, sottolineo solo che basterebbe accogliere la proposta delle opposizioni di mandare on line i video delle sedute consiliari, a costi bassissimi, per permette ai cittadini di farsi autonomamente la propria opinione, evitando “ridicole” pantomime su chi ha il “naso più lungo” o le “orecchie più grandi”.