I saluti del consigliere regionale Donatella Porzi, che pone l’attenzione sulla necessità di interventi strutturali: la politica è chiamata a rispondere, non solo con gli auguri istituzionali
Perugia, 8 settembre 2024 – “Già da domani in Umbria alcuni studenti toneranno sui banchi di scuola. Come sono solita fare, desidero augurare un buon lavoro ai ragazzi, agli insegnanti, al personale ATA, ai dirigenti scolastici e alle famiglie che nei loro diversi percorsi si troveranno ad affrontare nuove sfide e nuove opportunità. In questi giorni numerose manifestazioni di protesta hanno riportato fortemente l’attenzione sulla situazione che sta vivendo il nostro sistema scolastico, su scala nazionale come regionale condannato ad una condizione di perenne instabilità. La politica è chiamata a rispondere, non solo in occasione degli auguri istituzionali”. Così, in una nota, il consigliere regionale Donatella Porzi (Misto).
“Sul tema – prosegue Porzi – ero già intervenuta nei mesi scorsi quando, commentando alcuni dati che fotografavano uno scenario oltremodo preoccupante – con 1 docente precario su 4 in Umbria e una situazione decisamente più critica per il sostegno, dove la percentuale dei precari sale al 65% – avevo sottolineato l’esigenza di evitare soluzioni tampone che, di fatto, hanno lasciato la questione irrisolta: al di là dei numeri, che spesso vengono letti a proprio uso e consumo, è evidente che anche l’anno scolastico 2024/2025 inizierà all’insegna del caos e del disorientamento”.
“C’è l’incapacità di coprire tutti i posti vacanti, ma anche – sottolinea il consigliere regionale – di stabilizzare quelli assegnati ogni anno, una cosa assurda se pensiamo che il costo dei precari è pressochè lo stesso, visto che se li tieni in servizio fino al 30 giugno poi devi sostenere i costi della disoccupazione. Tra chi attende una convocazione, chi è appeso ad un algoritmo, chi aspetta un responso, tra errori, ricorsi, punteggi e via dicendo, il meccanismo dei concorsi ha accentuato la sua farraginosità, con il concorsone PNRR – creato per combattere il precariato – che ha generato una “guerra” tra vecchi e nuovi idonei”.
Nella nota si pone l’attenzione sulla “riduzione dei dirigenti e dei DSGA, parzialmente congelata, nei prossimi anni si scaricherà su un contesto già fragile per quanto concerne l’Umbria” e sulla “gestione del Dimensionamento scolastico, che lo scorso anno ha lasciato tutti sconcertati, con scelte da pallottoliere quasi quotidiane, puntualmente revocate, ed il rischio di commissariamento perché siamo arrivati al traguardo sul filo di lana. La mancata attivazione del tavolo 112 da parte della Regione, lo strumento massimo di concertazione dove affrontare tutti i temi legati alla nostra scuola, la dice lunga sulla volontà di mettere mano seriamente a problemi che chiedono soluzioni immediate”.
“Non si capisce – conclude Porzi – perché arriviamo al momento dell’inizio che è ancora tutto da capire, con gravi ripercussioni sulle attività della governance, sulla quale pesa la difficoltà di pianificare e gestire le questioni progettuali, sia sulla didattica, che non può contare su un corpo docente stabile che dia prospettive di continuità.
La scuola che vorrei e che tutti hanno il diritto di pretendere ha il dovere liberare l’esercito dei precari sui quali appoggia la sua tenuta, per costruire un modello inclusivo fondato sui diritti e il riconoscimento del ruolo sociale che ha per la crescita dei nostri figli. Questo è il mio auspicio nell’augurare un buon anno scolastico e nel ringraziare il personale che, nonostante il caos organizzativo, le discontinuità, le indicazioni contraddittorie che arrivano di vari livelli di governance, tengono in piedi questo servizio fondamentale per la crescita del nostro Paese”.
Lara Partenzi
Ufficio stampa e comunicazione