Nel consiglio comunale del 15 febbraio è stata approvata la modifica del regolamento comunale “distanze per le sale giochi e l’installazione di apparecchi da gioco“.
Con grande sorpresa in questi giorni sui quotidiani e siti web locali abbiamo letto articoli firmati dal Movimento 5 Stelle, che in consiglio comunale non ha votato la delibera, che criticano e bacchettano l’amministrazione comunale affermando che quest’ultima pone poca attenzione al problema della ludopatia.
Vogliamo sottolineare che il Consiglio comunale a larga maggioranza ha stabilito in 400 metri la distanza minima delle sale giochi dai luoghi sensibili (I luoghi sensibili indicati dall’art. 6 della Legge Regionale 21 novembre 2014, n. 21 sono declinati e definiti, ai fini del presente regolamento, nel modo seguente:
a) gli istituti scolastici di ogni ordine e grado;
b) i centri di aggregazione giovanile: sedi operative di servizi gestiti da soggetti pubblici e/o privati, specializzati e strutturati per la fruizione da parte dei giovani, con lo scopo di prevenire il disagio e l’emarginazione e di favorire la socializzazione, anche mediante il sostegno di operatori specializzati; altre strutture frequentate principalmente da giovani;
c) i centri sportivi: sedi di associazioni sportive e relativi impianti, compresi i campi da bocce, escluse in ogni caso le piste ciclo-pedonali;
d) i luoghi di culto: chiese, moschee, sinagoghe, altri luoghi di culto di religioni non cristiane, conventi, oratori e sale parrocchiali;
e) i centri socio-ricreativi: locali ospitanti servizi che offrono attività organizzate aventi specifica finalità sociale, culturale e ricreativa;
f) le strutture residenziali o semi-residenziali operanti in ambito sanitario o socio-sanitario:ospedali, cliniche, case di cura, centri di recupero, case di riposo per anziani, strutture in cui vengono rese prestazioni sanitarie pubbliche, esclusi in ogni caso gli studi e ambulatori medici;
g) le biblioteche comunali aperte al pubblico.).
Se facciamo una semplice analisi possiamo comprendere che con i 400 mt di distanza, la città è abbondantemente coperta dal divieto. Vogliamo ricordare ai cittadini bastioli che il Sindaco Stefano Ansideri e l’amministrazione di centro destra già nella passata amministrazione avevano condotto una battaglia contro le macchinette mangiasoldi, liberando i centri sociali della città dalla piaga del gioco d’azzardo e con questo provvedimento, oggi, si cerca di completare il percorso.
26/02/2016
Consigliere comunale Bastia Popolare
Gianluca Ridolfi
Redazione
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