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28 Marzo 2024
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Corriere dell'Umbria

AGRIUMBRIA, L’ECCELLENZA DI UN SETTORE

AGRICOLTURA In tanti hanno preso d’assalto i padiglioni di Umbriafiere di Bastia Umbra dove ieri si è aperta la 46esima edizione

di Sara Caponi
BASTIA UMBRA – Temperature rigide e tempo incerto non hanno scoraggiato i numero- si visitatori che hanno preso d’assalto i padiglioni e l’ampio piazzale dell’Umbria fiere di Bastia Umbra dove ieri si è aperta la 46esima edizione di Agriumbria, la grande fiera dell’agricoltura, zootecnia e alimentazione tra le più importanti in Italia. “Un’inaugurazione ogni anno più affollata”, ha commentato con soddisfazione il presidente di Umbriafiere Lazzaro Bogliari, che ieri mattina ha fatto gli onori di casa durante la cerimonia di apertura alla quale ha preso parte una folta schiera di autorità civili e militari,mitigando la mancata presenza del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, e della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini,assenti per sopraggiunti impegni istituzionali. Presenti al taglio del nastro,fra gli altri,il ministro dell’Agricoltura dell’Albania Edmond Panariti, l’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini,l’assessore provinciale all’Agricoltura Roberto Bertini, il sindaco di Bastia Umbra Stefano Ansideri,i presidenti delle Camere di Commercio di Perugia e Terni, rispettivamente Giorgio Mencaroni ed Enrico Cipiccia, il presidente di Sviluppumbria Mauro Agostini, il prefetto di Perugia Antonio Reppucci e i deputati umbri Anna Ascanie Walter Verini.”Agriumbria-ha esordito il presidente Bogliari – è soprattutto una festa per l’agricoltura nazionale perché propone una fiera diversificata e multifunzionale, proponendosi come esposizione della tradizione, della cultura e dell’innovazione del settore,ma lanciando anche dei chiari messaggi in termini di sicurezza, educazione alimentare e sostenibilità”. Aspetti che fanno di Agriumbria,come sottolineato dall’assessore Cecchini, “una delle fiere più importanti del comparto agrozootecnico a livello italiano.Il termometro del successo della manifestazione-ha aggiunto Cecchini-è il numero di richieste fatte anche a me,per la prima volta da quando sono assessore, per trovare spazi in fiera”. “Ben 149 – ha osservato in proposito l’assessore Bertini-sono gli stand rimasti fuori permancanza di spazio, per ospitare i quali sarebbero serviti altri 7.000 metri di esposizione, dimostrando come Umbriafiere sia un punto di forza per l’interaregione”. Agriumbria, tuttavia, non è solo rassegna competitiva, ma anche luogo per esaminare proposte e richieste da parte del mondo agricolo,riflettendo insieme a istituzioni e associazioni di categoria sulle difficoltà e sulle prospettive di crescita del comparto a livello nazionale e internazionale.”La terra è la chiave per la crescita”,ha affermato in proposito il ministro albanese Panariti citando lo slogan della kermesse. “Quando gli altri settori vanno a picco-ha argomentato-l’agricoltura al contrario tiene,dimostrando il suo enorme potenziale.Sono qui perché c’è la possibilità di favorire scambi tra i due Paesi. In Albania – ha spiegato infatti il ministro – l’agricoltura si sta sviluppando e guarda all’Italia per migliorare l’efficacia, anche tecnologica, del nostro sistema produttivo”. Un miglioramento tecnologico che non può certamente prescindere da crescenti standard di sicurezza volti a garantire l’incolumità degli operatori e prevenire gli infortuni attraverso azioni e campagne di sensibilizzazione.Ed è per sottolineare questo aspetto che la cerimonia inaugurale si è aperta con la premiazione del”Concorso Sicurezza 2014″, indetto dall’Ente nazionale della meccanizzazione agricola(Enama)presieduto da Sandro Liberatori,che ha premiato alcune aziende costruttrici(Castellani Srl,Caffini Spa, Dondi Spa, Fratelli Marinelli e Sfoggia Agricolture Division Srl),le quali hanno investito in innovazione tecnologica riservando il primato al fattore sicurezza; scelta che, sulla base dei dati forniti dall’Inail riferiti al periodo 2008-2012, ha contribuito a far diminuire gli infortuni in agricoltura del 20%.

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