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Bastia Umbra
18 Maggio 2024
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Sport

Domenica 30 marzo il 4° Nature Walking Trail

ANELLO NEL VERSANTE MERIDIONALE DEL MONTE SUBASIO DA S.GIOVANNI DI COLLEPINO,VETTA M.SUBASIO, LE BANDITELLE DI ARMENZANO A S.GIOVANNI DI COLLEPINO

PERCORSO CON DIFFICOLTA’ MEDIO BASSA

DISLIVELLO :mt. 654 LUNGHEZZA: km. 12 TEMPO DI PERCORRENZA : ore 05,00 +soste

LOCALITA’CON QUOTE ALTIMETRICHE:S.GIOVANNI DI COLLEPINO 636mt- RIFUGIO MADONNA DELLA SPELLA 980mt-

MORTARO GRANDE 1.241mt—VETTA M.SUBASIO 1.290mt—FOSSA CIECA 1.284mt—LE BANDITELLE DI ARMENZANO

810mt—S.GIOVANNI DI COLLEPINO 636mt.

RADUNO DEI PARTECIPANTI: Piazzale Posta di Bastia ore 7,15

Trasferimento a S.Giovanni di Collepino con mezzi propri –

Pranzo al Molino Buccilli ore 13,30 , costo 10,00 € cadauno .

Si richiede la prenotazione entro il 27. 3. 2014 ore 14,00

 

PARTENZA: Per il 4° Nature Waking Trail da S.Giovanni di Collepino ore 07,40

Pranzo : Molino Buccilli che dista da S.Giovanni di Collepino km.3

Trasferimento con auto propria entro ore 13,30

RITORNO: previsto a Bastia ore 15,30 circa

Per informazioni e prenotazioni sig. Giovanni Bocci tel.cell.3938386622

I materiali essenziali per questo Quarto Nature

Walking Trail sono i seguenti:

1) Zainetto

2) Bastoncini n°2

3) Scarpe da trekking con suola intagliata

4) Pantaloni lunghi

5) Colazione

6) 1 litro di acqua

7) Copricapo

8) Giacchetto antipioggia.

9) Indumenti di ricambio da lasciare in auto

Da Armenzano di Assisi si raggiunge l’abitato di San Giovanni di Collepino si percorrono 200 metri della strada provinciale n. 249 Assisi-Spello in direzione di Armenzano per iniziare il sentiero(n.58) prendendo una pista. Dopo 500 m circa si arriva nei pressi di una cava inattiva situata ai piedi della Macchia di Pale, un bosco misto con prevalenza di carpino nero, orniello, roverella ed acero d’Ungheria che nella parte più alta, prima di entrare in contatto con i prati (1000-1150 m di quota), viene sostituito da un lembo di faggeta. Ripreso il sentiero, si lascia a sinistra una ampia radura ,più avanti superato un grosso masso il sentiero diventa stretto e ripido ed in prossimità di una curva raggiunge una nuova pista. Si costeggia a sinistra un impianto di piante tartufigene e volgendo le spalle è possibile vedere l’abitato di Armenzano, di Nocera Umbra e quello di San Giovanni, i ruderi della rocca di Postignano, sullo sfondo il Monte Penna, il Monte Pennino, il Monte Faeto, i Monti Sibillini, il Sasso di Pale ed in basso i calanchi che interessano il fosso dell’Anna. Raggiunto un abbeveratoio ed una zona attrezzata per pic-nic il sentiero si restringe nuovamente diventando disagevole nel periodo invernale a causa della pioggia e del frequente passaggio dei cinghiali. Gradualmente si esce dal bosco per attraversare un pascolo arido in cui gli alberi vengono sostituiti da bassi cespugli di orniello, acero minore e ginepro rosso. Il sentiero 58 termina a quota 980 m nei pressi del Santuario della Madonna della Spella, fondato nel 1080. Il nome deriva da specula che nel latino arcaico significa veduta o panorama; da qui è infatti possibile osservare il Monte Pennino, i Monti Sibillini, l’alta valle del fiume Menotre, il Sasso di Pale, il centro abitato di Foligno, la Valle Umbra sud ed i Monti Martani sullo sfondo verso ovest.

Dopo breve sosta imbocchiamo il sentiero n.52 in leggera salita, siamo sui prati sommitali del Subasio, la cotica erbosa, in questo tratto discontinua, è costituita da varie graminacee, dalla santoreggia montana, dall’assenzio maschio e dalle vedovelle dei prati. Arrivati a quota 1.228 quasi in cima del Subasio , si lascia il sentiero n.52 per il sentiero n.50 che costeggia due doline il Mortaro Grande e il Mortaiolo perfette nella loro forma ad imbuto, sembrano un passaggio per una discesa al centro della terra o semplicemente una nicchia dove ascoltare il suono della natura più essenziale.

Popolarmente ritenuti, anche in tempi non lontani, dei crateri vulcanici. Queste grandi doline, tipiche formazioni del paesaggio carsico, si sono formate in seguito a spaccature radiali degli strati superficiali di scaglia rossa che compongono quest’area del Monte, provocate dal corrugamento degli strati stessi. Le acque meteoriche, leggermente acidule, infiltrandosi nelle fessure hanno aggredito le rocce calcaree, sciogliendole e plasmando nel tempo una sorta di grandi imbuti, secondo un meccanismo ben visibile su ogni suolo calcareo e, massimamente, nel Carso, che dà il nome al fenomeno. Il Mortaro Grande misura sull’asse maggiore circa 300 metri ed è profondo 60. In epoche passate, insieme al Mortaiolo, veniva utilizzato come riserva di ghiaccio, attraverso il deposito di neve pressata al proprio interno e poi coperta. IL sentiero n.50 finisce sulla strada sterrata che percorre il crinale della montagna dai Stazzi a Madonna della Spella ,a quota 1.248 a nord del Monte Civitelle .Si prosegue dove sono delle antenne e una costruzione,trascurando i segnali a sinistra i segnavia per l’Eremo delle Carceri , si scende nella Conca di Fossa Cieca. Qui si lascia la strada e si sale sul sentiero n.61 alla vetta del Monte Subasio (1.290m) dove sono un cippo di pietra ,una centralina meteo e quattro pannelli che indicano le vette,le colline,e le città da qui visibili. Breve sosta poi si ritorna indietro per imboccare a sinistra il sentiero n.55 in direzione Armenzano che in discesa e in breve tempo porta ad incrociare una mulattiera a sinistra ,si lascia il sentiero n.55 e si prosegue sulla mulattiera , dopo un tratto di falso piano inizia per circa 2 km una discesa con tratti scoscesi fino al Rifugio Banditelle di Armenzano.

Questo edificio da poco tempo ristrutturato viene alimentato da un generatore eolico e da pannelli fotovoltaici che producono 3 chilowatt di energia elettrica. E’ possibile inoltre osservare una stazione di rilevamento dati meteorologici ed alcune piante di lavanda che ricordano la presenza di un vecchio impianto. Lasciato il rifugio si scende per percorrere 700 m di strada provinciale fino al fosso del Vettoio dove si riprende il sentiero. Il bosco è costituito da carpino nero ed acero d’Ungheria .Il sentiero esce dal bosco si allarga in una pista e raggiunge la strada provinciale a ridosso del centro abitato di San Giovanni di Collepino. Ora non c’è rimasto che cambiarci  velocemente le scarpe, gli indumenti bagnati e raggiungere con le nostre auto la signora Ornelli Giuliva al Molino Buccilli per gustare i suoi prodotti culinari che ci ha preparato per il pranzo.

 

30-03-2014

Giovanni Bocci Nature Walking Trail

 

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