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Armando Lillocci: “il dibattito sulla scuola di XXV Aprile, una polemica priva di fondamento”

Voglio inserirmi nel dibattito in atto fra le varie forze politiche sul tema della utilizzazione della costruenda nuova scuola nel quartiere XXV aprile in qualità di Presidente della massima assise comunale e soprattutto come insegnante elementare che  ha lavorato nell’attuale sito posto in un condominio al terzo piano del centro commerciale a partire dal 1986, anno della sua prima utilizzazione, fino al momento della pensione.
All’amico Vannio Brozzi ed al suo partito voglio consigliare di non alzare inutili polveroni sul tema di questa scuola, perché se c’è un Sindaco ed una parte politica che devono sentirsi responsabili di aver relegato in un condominio i bambini del quartiere per quasi un trentennio questi sono proprio lui ed il partito di cui a tutt’oggi si onora di essere la Musa ispiratrice.
Ai cittadini, soprattutto ai più giovani, voglio far sapere che in verità una scuola nel 1985 era stata costruita, lì in via Monte Vettore dove ora c’è il pallone, ed era pronta per essere utilizzata. Senonché, roba da Gabibbo, si scoprì che era stata costruita con materiali non idonei e dopo qualche anno fu demolita. Il Sindaco Brozzi, però, non si diede per vinto. Le classi già pronte per il trasloco sarebbero state ospitate nel Centro Commerciale “provvisoriamente”, il tempo necessario per costruire la nuova scuola.
Un altro momento significativo delle promesse non mantenute è rappresentato dall’incontro svoltosi  nel 1998 tra il consiglio di interclasse del plesso di XXV Aprile da una parte ed il Sindaco Bogliari accompagnato dall’Assessore Marchi e da un tecnico progettista dall’altra. In quella sede, come si può tuttora leggere nel verbale  redatto proprio dal sottoscritto, furono comunicate non solo le esatte caratteristiche del nuovo edificio, ma anche con estrema certezza i tempi di esecuzione e la data di effettivo utilizzo. Bogliari fu rieletto per un secondo mandato, ma della scuola nessuna traccia.
Adesso che dopo un percorso assai difficoltoso si è arrivati all’approvazione del cosidetto piano San Marco e si è scelto di dotare la città di un edificio scolastico di grandi dimensioni e costruito con l’utilizzo di tutte le più recenti tecnologie, anche in materia antisismica,  invece di incrociare le dita   e plaudire alla soluzione di un grande problema, si innesca una polemica priva di qualsiasi fondamento a testimonianza del fatto che ad alcuni signori della politica sta  a cuore la riconquista del potere più della soluzione dei problemi che rendono difficile la vita dei cittadini.
Come Presidente del Consiglio Comunale ritengo che quando un problema viene risolto il merito è di tutto il Consiglio, della Maggioranza che propone ed opera, ma anche della Minoranza che critica e controlla. Non c’è motivo per perdere la serenità perché saranno i cittadini con la loro intelligenza ed in tutta libertà fra un anno a scegliere per i propri figli se rimanere nelle attuali sedi oppure spostarsi di pochi metri per andare in un moderno edificio e saranno sempre i cittadini a scegliere con il voto se confermare la fiducia a Stefano Ansideri o tornare al passato dando ascolto a Vannio Brozzi. L’importante è che tutti continuiamo ad operare solo ed esclusivamente per il bene della città.

30/06/2013

Armando Lillocci

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