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Bastia Umbra
26 Aprile 2024
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Corriere dell'Umbria

Sventa rapina e blocca il malvivente

Gioielliere coraggioso riesce ad avere la meglio sull’aggressore che lo stava minacciando con una pistola giocattolo
BASTIA UMBRA – Ha suonato il campanello e fatto il suo educato ingresso nella gioielleria come ogni altro rispettabile cliente, salutando persino con un cordiale “buongiorno”i titolari del noto negozio.

Ha quindi chiesto di farsi mostrare alcuni gioielli e, quando il titolare si è rivolto di spalle verso la cassaforte,lo ha assalito e immobilizzato puntandogli al collo la fredda canna metallica di una pistola, intimando al gioielliere di farsi consegnare i preziosi.Probabilmente il ladro non avrebbe immaginato che, da lì a pochi minuti, si sarebbe ritrovato a terra con un bernoccolo in testa e le manette ai polsi.Un incredibile episodio degno di un film d’azione che ieri mattina,intorno alle 11, ha visto protagonista il titolare di in una gioielleria situata in piazza XXV Aprile.Ignorando che il malvivente lo stesse minacciando con una pistola scacciacani, che seppur innocua era in tutto e per tutto simile a una vera pistola poiché priva del classico bollino rosso distintivo, il gioielliere si è ribellato al tentativo di rapina e, dando prova di invidiabile sangue freddo e nervi saldi, ha reagito iniziando una colluttazione con il ladro. Nel giro di pochi istanti il titolare è riuscito a impossessarsi della pistola, con la quale ha dato un colpo in testa al malvivente per immobilizzarlo e scongiurare ulteriori aggressioni. Insomma una scena quasi da film, gestita alla grande grazie al sangue freddo del titolare.L’uomo, che è risultato essere un pluripregiudicato di origine siciliana, è finito in manette poco dopo, arrestato in flagranza di reato una volta vinta la resistenza opposta ai carabinieri della stazione di Bastia Umbra che si sono portati in tempi rapidi sul posto una volta allertati di quanto stava accadendo all’interno del negozio.Per il rapinatore, che secondo quanto riferito dagli inquirenti stava già scontando gli arresti domiciliari per altro reato,si sono spalancate le porte del carcere di Capanne,dove resterà ristretto con l’accusa di tentata rapina aggravata in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari di Perugia.

di Sara Caponi

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