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Politica

Sinistra Ecologia Liberta con i lavoratori della Nestlè

Una proposta seria e per questo condivisa da Sinistra Ecologia Libertà, quella avanzata dal sindacato  e dalla RSU Aziendale in merito alla richiesta di attivazione del contratto di solidarietà.
Il gesto unilaterale dell’azienda non serve a costruire relazioni costruttive e a dare fiducia. La proposta del sindacato è invece intelligente perché mette insieme due necessità: non scaricare sui dipendenti tutti i costi della crisi attraverso l’attivazione per tutti della cassa integrazione e nello stesso tempo aprire un piano di confronto su un piano industriale in grado di contrastare la crisi del settore.
Troppo spesso infatti la cassa integrazione viene usata quale semplice ammortizzatore sociale passivo a fronte invece della necessità di ripensare politiche di investimento su nuovi prodotti e innovazione nell’organizzazione produttiva.
In questi anni il mercato di riferimento dei prodotti della Perugina Nestlè ha visto affacciarsi nuovi produttori con una fortissima politica di marketing legata spesso al lancio di prodotti di alta qualità. Altrettanto non si è assistito da parte della proprietà. Oggi, pensare di rispondere solo con la cassa integrazione rischia di aggravare ancora di più la crisi invece di accompagnare il suo superamento.
Per questo ci auguriamo un ripensamento della decisione aziendale con l’ apertura di un tavolo tra azienda e parti sociali.

18/02/2014

Giuliano Granocchia
Coordinatore Provinciale Perugia Sinistra Ecologia Libertà

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