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La Sagra della Porchetta di Costano festeggia cinquant’anni

La Sagra della Porchetta di Costano
festeggia cinquant’anni

 

Bastia Umbra, 21 agosto 2025 – Aderendo all’invito gentile di un privato a partecipare, con prenotazione, ad una cerimonia, mi sono ritrovato all’interno di un incontro pubblico di straordinaria eccezionalità. D’accordo con il direttore provo a scrivere succintamente una giornata particolare.

È rara la ricorrenza giubilare dei 75 anni dalla fondazione di una Banda musicale e nel contempo i 50 anni della nascita della Sagra della Porchetta di Costano.

Non è neanche ordinario che la sede delle due Associazioni organizzatrici fosse una frazione lontana dal Comune di appartenenza.

La condizione della preventiva prenotazione non teneva conto delle condizioni meteo, per cui il programma della serata era stato tracciato unicamente con buon senso e l’ottimismo e l’audacia dei volontari e cioè: prima i discorsi celebrativi all’interno del capannone, poi la cena all’interno e all’esterno, alla fine un concerto musicale per tutti, fuori all’aperto su una ampia e comoda platea avanti al palcoscenico attrezzato di tutto punto.

L’elenco degli imprevisti comincia con una novembrina giornata di fitta pioggia; a seguire la presenza di cittadini di Hochberg, città gemellata con il Comune di Bastia Umbra, non soli, ma accompagnati dai componenti della loro banda musicale in regolare divisa nazionale; al tavolo delle autorità un fuori scena del calibro di Brunello Cucinelli che rimarrà uno degli ultimi a lasciare il capannone dopo cinque ore di rimbombanti suoni amplificati di ogni tipo. Spicca il suo discorso di tutorial del connubio tra impresa ed arte, generoso e sincero conterraneo tuttora in campo, raro modello di modestia e di vincente altruismo, alias porchetta e musica.

In sala emergono con vari passaggi le figure di diversi ex Sindaci di Bastia che sfilano depurati dalle scorie delle competizioni elettorali e mostrando intatte le loro peculiarità umane. Assenti totalmente le fasce tricolori tranne che per il Sindaco attuale che saggiamente fa gli onori di casa senza invasione nei tempi e nei vari campi del Volontariato totalmente protagonista di ogni cosa della serata.

Lungo impegno richiedono i ricordi, lo scambio dei premi, dei doni e dei complimenti soprattutto tra tedeschi ed italiani, con rispettiva traduzione dei contenuti, duplicati avanti e indietro, con interpreti consapevoli del loro essere indispensabili.

Alla fine, dovendo rinunciare ai grandi spazi, si esibisce all’interno la Banda di Hochberg ove trova ambiente favorevole nel procedere con i ritmi scanditi di una marcia più o meno festosa, ma sempre disciplinata e compatta.

Altra attrazione attesa è il concerto della Banda di Costano, trasformata in orchestra dal nuovo direttore che lavora in elevazione sulla elementarità dei componenti dilettanti, con risultati sorprendenti che ispirano all’ottimismo.

L’ultima parte della serata si conclude con la esecuzione di brani da parte di entrambe le orchestre dirette congiuntamente dai loro Direttori, insieme nell’unico podio, e tocca l’apice con la emozionante sonata dell’ “Inno alla Gioia”, composta da Beethoven, melodia utilizzata per rappresentare non solo l’E.U., ma anche il continente Europa nell’insieme.

Un sacco di motivi per riflettere su un evento che meritava forse maggiore visibilità.

 

 

Giampiero Franchi (Corrispondente della testata Terrenostre)
(© Riproduzione riservata)

 

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