Una Proposta della redazione di Terrenostre (Francesco Brufani, Claudia Lucia, Giovanni Ruiti)
Le nostre città stanno cambiando. Le famiglie sono sempre più piccole, spesso ridotte a una sola persona. La natalità cala drasticamente, mentre cresce l’età media della popolazione. Bastia Umbra non fa eccezione: anche qui l’invecchiamento della popolazione è un dato evidente e sempre più anziani si trovano soli, senza il sostegno quotidiano dei familiari.
In questo scenario diventa urgente interrogarsi su come la comunità intenda prendersi cura dei suoi membri più fragili. Tra i tanti servizi e le strutture su cui si dialoga negli ultimi mesi, manca ancora un tassello fondamentale: a Bastia non esiste una casa di riposo. Eppure sarebbe indispensabile.
Non parliamo di una Residenza Sanitaria Assistita, che pure è necessaria, destinata a chi ha bisogno di cure mediche continue e che deve essere necessariamente gestita dalla ASL locale come prestazione socio sanitaria, ma di un luogo pensato per chi conserva una residua autosufficienza ma non può più vivere da solo. Una casa di riposo capace di garantire agli anziani ospiti pasti pronti, ambienti puliti, un aiuto nell’igiene personale, ma soprattutto la sicurezza di una presenza attenta e continua e la possibilità di vivere in un ambiente sereno.
Una struttura di questo tipo dovrebbe essere pensata come un bene comune, un patrimonio della città, sostenuto da rette proporzionate alle possibilità degli ospiti, da contributi pubblici e da donazioni private, e gestito con criteri trasparenti, magari attraverso una fondazione pubblico/privata. La sua collocazione ideale non sarebbe in periferia o nella campagna bastiola, anche se bellissima e tranquilla, ma nel cuore della città, vicino a piazze, giardini e luoghi di incontro, affinché i residenti si possano sentire ancora parte della comunità che li ha visti essere parte attiva, per favorire le visite, le attività sociali e le relazioni. In altre parole, per conservare più a lungo possibile la qualità della vita degli ospiti.
Negli ultimi mesi, il dibattito pubblico si è concentrato su molti progetti: casa delle associazioni, coworking, mediateca, ostello, infopoint turistico, centro diurno per persone fragili. Tutte iniziative lodevoli, ma nessuna di queste affronta un bisogno primario, quello di prendersi cura dei nostri anziani, specialmente quelli soli, in modo continuo h24. È tempo che la comunità intera si interroghi su questa priorità.
Bastia Umbra, sin dagli anni Cinquanta, si è distinta per essere all’avanguardia nei servizi sociali: basti ricordare che fu tra le prime città umbre a dotarsi di un asilo nido nel 1979. Sarebbe auspicabile che oggi sapesse raccogliere la sfida posta dall’invecchiamento della popolazione, confermandosi ancora una volta tra le comunità più pronte e lungimiranti nel garantire ai propri cittadini anziani strutture adeguate e una gestione competente e organizzata delle strutture ad essi dedicate.
Terrenostre, attento osservatore delle dinamiche sociali del territorio, lancia un appello: apriamo un dibattito serio e costruttivo sulla realizzazione di una casa di riposo a Bastia Umbra. Non possiamo più rimandare. Servono proposte, progetti, risorse. Serve anzitutto la volontà comune di costruire un futuro che non lasci indietro nessuno. Una casa di riposo come bene comune della città.
Il tempo di pensarci è adesso.
Terrenostre, allo scopo di favorire il dibattito, offre su questa pagina uno spazio dedicato a opinioni, riflessioni e testimonianze sulla proposta di una casa di riposo a Bastia Umbra. Scrivi all’interno di questa pagina o a: terrenostrenews@gmail.com La parola a voi: costruiamo insieme un dibattito serio e trasparente. Non saranno pubblicate lettere anonime.

2 commenti
Complimenti a tutti e tre i protagonisti per l’iniziativa in oggetto.
Comunico la decisione di affiancare il movimento cittadino mettendo a disposizione le esperienze che ho vissuto in prima persona nelle stesse situazioni di empito, ( Campane 1989 , S. Angelo 2005 )e delle altre che come testimone ho visto nascere anche di recente ( Comitato Genitori, I.c. Scolastico Bastia ; Comitato Campane Bastia Umbra) .
Recenti disposizioni di carattere Costituzionale ( ultimo capoverso dell’art. 118 ) , consente ai cittadini di attivarsi autonomamente per lo svolgimento di attività di interesse generale.
Lo stesso Statuto Comunale di Bastia , ( all’art. 50) procede nella stessa direzione seguendo il principio generale, appunto costituzionale, della sussidiarità che modula i gradi di intervento dell’Autorità Amministrativa del Comune secondo un procedere collaborativo orizzontale, non verticale.
Un bel segnale che conforta il coraggio annunciato di superare le contrapposizioni in favore di conquiste di valore umano e civico generale di particolare pregio, come la priorità assoluta per la realizzazione rapida di una casa di riposo per anziani rimasti soli.
La situazione attuale delle Associazioni inscritte all’Albo Comunale registra il numero 97 . E lo slancio iniziale dovrebbe ricevere un bell’impulso. In bocca al lupo, Bastia.
Giampiero Franchi
Buongiorno,
volevo ringraziare per l’articolo da voi scritto per una casa di riposo a Bastia e un eccellente progetto anche da come e stata valutata, ringrazio di cuore per chi sarà solo
Rosetta Simone