COMUNICATO STAMPA
Marco Tarquinio, S&D”: “Il diritto o è per tutti o non è,
l’Europa difenda la Corte Penale Internazionale.
La legalità internazionale non può essere sostituita dalla forza”
Bruxelles, 03/07/2025 – Ieri al Parlamento europeo ho avuto l’onore di organizzare una tavola rotonda sul ruolo della Corte Penale Internazionale, attore di pace attualmente sotto attacco da parte di chi costantemente calpesta il diritto internazionale e intende smantellare il multilateralismo e l’ordine internazionale basato sulle regole.
La condanna contro i vergognosi crimini di Putin in Ucraina è stata ed è tuttora giustamente unanime, mentre nel caso delle gravissime violazioni dei diritti umani da parte del governo di Netanyahu e dalle forze armate israeliane a Gaza e in Cisgiordania continuiamo ad assistere a un’inerzia altrettanto grave e inquietante.
Non solo. Il lavoro indipendente e imparziale della Corte Penale internazionale viene fortemente delegittimato, le vittime palestinesi tradite e ridotte a meri numeri, la sofferenza normalizzata e l’umanità massacrata nell’indifferenza.
Serve un urgente e drastico cambio di paradigma, che si muova su tre direttrici: legale, economica ed etica.
- Attivare lo Statuto di Blocco: l’UE deve difendere la Corte dalle assurde sanzioni extraterritoriali imposte dall’amministrazione Trump e ancora oggi in vigore.
- Bloccare l’accesso ai fondi europei alle compagnie israeliane che quotidianamente compiono crimini di guerra e contro l’umanità nei Territori palestinesi occupati.
- Vietare l’importazione dei beni provenienti dagli insediamenti israeliani illegali, come già coraggiosamente proposto dal governo irlandese.
Infine, basta doppi standard: il diritto internazionale o è universale o non è. Non può essere difeso solo quando fa comodo, solo in alcuni momenti o aree geografiche.
Difendere la Corte Penale internazionale significa scegliere da che parte stare: con il diritto o con la prepotenza. Noi abbiamo scelto.
Marco Tarquinio, eurodeputato “S&D”