Il Primo Maggio è spesso una ricorrenza che viene caricata di significati ideologici o che, al contrario, viene snobbata. Si tratta invece di un’importante occasione per riflettere sulle condizioni di lavoro, sulla necessità di aumentare i livelli di sicurezza, di colmare le disparità di genere o sociali che ancora ci sono. E soprattutto, di confrontarsi sulle politiche attive per il lavoro.
In una regione che deve affrontare il problema della cosiddetta fuga dei cervelli, con giovani soprattutto laureati costretti ad andare altrove, il sindaco di una città non può avere la bacchetta magica, sia chiaro.
E’ però vero che riaccendere l’economia, rivitalizzare le piccole attività, aiutarle a non dover chiudere o magari sostenere chi vuole aprirne di nuove si risolve poi anche in opportunità lavorative per tanti dei nostri giovani. Questo il motivo per cui tra le priorità del programma della coalizione che mi sostiene come candidato sindaco c’è quella di riaccendere l’economia di Bastia.
Per il bene del territorio, chi fa impresa va per quanto possibile sostenuto, non ostacolato. Aiutando le piccolo imprese ed attraendone ulteriori con contributi mirati, opportunità di defiscalizzazione, ma anche con servizi e infrastrutture adeguate.
Perché quell’impresa, se correttamente connessa al tessuto locale, è fonte di ricchezza per l’imprenditore, ma anche per il lavoratore e per tutte le attività dalle quali, imprenditore e lavoratore, con le loro famiglie, poi acquistano beni e servizi.
Allo stesso tempo va adeguatamente formato il personale. I giovani, così come coloro che hanno perso il lavoro ed hanno necessità di ritrovare un’occupazione, da dipendente o in proprio. Da qui la nostra idea di realizzare a Bastia la Scuola dei mestieri e l’Accademia della creatività. Ma anche misure di incentivi comunali per favorire l’inserimento di persone svantaggiate, nella convinzione che il lavoro rappresenti un fondamentale elemento di realizzazione personale e di integrazione sociale.
Nella giornata in cui si celebra il lavoro, non dimentichiamoci di chi un lavoro non ce l’ha. E sosteniamo progetti tesi a favorire le opportunità occupazionali.
Bastia Umbra, 30 aprile 2024