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8 Novembre 2024
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Assisi Politica

PD ASSISI: PASTORELLI E QUELLE PAROLE FUORI LUOGO.

Nel leggere le parole del consigliere regionale della Lega Stefano Pastorelli, che polemizzano con il commento della sindaca di Assisi e presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti sui fatti di Pisa del 24 febbraio, viene da pensare se il consigliere viva nel nostro stesso pianeta oppure in un altro lontano dove le notizie arrivano solo parziali o distorte. La Sindaca ha condannato quanto accaduto sottolineando la natura pacifica della manifestazione di giovani ragazzi, anche minorenni, che hanno marciato a volto scoperto e totalmente disarmati. Il tutto in linea con la netta presa di posizione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha richiamato il Ministro Piantedosi sull’accaduto in quanto “l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.

Non più tardi di questa mattina, il Sindaco di Pisa, Michele Conti, militante nello stesso partito di Pastorelli e a guida di una maggioranza dove è presente anche Fratelli d’Italia, ha affermato quanto segue: “Non si può usare violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle superiori. Chiunque deve essere libero di manifestare il proprio pensiero (…) Dai filmati che ho visionato non sembrava una fiumana di pericolosi estremisti (…) Sono adolescenti e ci vuole tanta comprensione. E bisogna dare il buon esempio. Che non sono le manganellate. Non mi sembra ci fossero gravi problemi di ordine pubblico, si doveva agire diversamente”. Questo è un estratto della sua intervista al Corriere della Sera. Per quanto possa essere comprensibile che all’interno di un partito ci siano punti di vista differenti, rimane comunque realistico pensare che il sindaco della città dove si sono verificati i fatti sia maggiormente consapevole di quello che è accaduto, piuttosto che un consigliere di un’altra regione che cerca di appigliarsi a qualsiasi cosa per avere le prime pagine, in una campagna elettorale continua che vede il suo partito in una costante e inesorabile discesa. Le parole del consigliere sono incomprensibili e il silenzio sarebbe stato sicuramente cosa buona e giusta.

Come se non bastasse lo stesso Vittorio Pisani, capo della Polizia italiana, l’istituzione difesa con le unghie e con i denti, sempre e comunque, da Pastorelli e Salvini, ha espresso la necessità di effettuare degli approfondimenti “Purtroppo ieri durante i servizi di ordine pubblico a Firenze e a Pisa i nostri operatori hanno posto in essere delle iniziative che dovranno essere analizzate singolarmente e verificate con severità e trasparenza. Quando le manifestazioni non sono preavvisate o non vengono condivise con la questura, possono verificarsi dei momenti di criticità però questi momenti di criticità non possono essere una giustificazione”.

Insomma, è evidente come il tempismo non sia la miglior dote di Pastorelli e di come la scuola salviniana del “purché se ne parli” abbia ancora qualche iscritto (comunque un numero maggiore degli iscritti al Liceo del Made in Italy) ma crediamo sia prossima alla chiusura. Nelle ultime settimane sono accaduti dei fatti che dimostrano come il governo voglia in qualche modo mettere a tacere la voce del dissenso, una voce che cerchi di esprimersi su Rai Uno piuttosto che nelle piazze.

Tutto ciò è inaccettabile e non saremo conniventi di un governo che non accetta di ascoltare e rispettare una controparte, questo non accadrà mai.

25/02/2024

Partito Democratico di Assisi

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