Più sobrietà sugli addobbi di Natale, risparmiando denaro pubblico da destinare agli alluvionati. Questa sarebbe stata la scelta più opportuna se fossimo stati noi ad amministrare Bastia.
In occasione delle recenti festività natalizie, un’attenta valutazione delle scelte della giunta Lungarotti fa emergere un impiego discutibile dei 110mila euro di risorse pubbliche stanziate e fa dubitare dell’efficacia di tali investimenti. Le principali iniziative cittadine, come gli alberi dei Rioni e il cenone di fine anno, sono state organizzate grazie al volontariato dei Rioni, suggerendo una mancata redditività degli investimenti pubblici.
Un’analisi più approfondita del finanziamento della serata di Capodanno evidenzia una certa incompatibilità tra il volontariato e le imprese coinvolte, generando confusione sullo scopo ed il fine dell’evento.
Ci sembra fuori luogo l’investimento di 20mila euro per il “ritorno” della festa di Capodanno per alcuni fortunati. L’organizzazione di un cenone esclusivo e costoso, concorrendo con le attività di ristorazione locali, è stato un errore.
Risulta inoltre difficile pensare che il vestire il centro a festa, possa essere stato un investimento per favorire l’afflusso di pubblico verso i negozi e pubblici esercizi di metà piazza visti i lavori in corso nell’altra metà.
In sintesi, una spesa in paillettes e lustrini mentre secondo la coalizione civico progressista, in particolare quest’anno, sarebbe stato meglio ridurre i costi per sostenere con i risparmi, le famiglie che hanno subito i danni dell’esondazione del Tescio.
Si resta alquanto perplessi davanti alla delibera di giunta N. 288 del 20 dicembre che stanzia 8.565 euro da aggiungere ai 3.630 euro raccolti nella serata musicale di Luglio dalla Croce Rossa, la quale ha proposto di distribuirli sotto forma di buoni alimentari: scelta sottoscritta anche dalla giunta comunale che consentirà alle famiglie colpite dalla furia del torrente Tescio di organizzare cene luculliane con tali buoni alimentari. Una decisione che sancisce, una volta di più, la distanza e non la vicinanza declamata dal sindaco verso coloro che hanno subito danni e perdite lo scorso giugno 2023.
Il semplice buon senso avrebbe dovuto suggerire maggior sobrietà al termine di un anno alquanto complicato non solo per l’esondazione, ma anche perché molte famiglie stanno facendo i conti con difficoltà economiche e sociali gravi causate dalle scelte miopi dell’attuale governo nazionale.
L’approccio della Giunta Lungarotti si discosta dalle pratiche comuni in molte piazze italiane, dove le risorse pubbliche finanziano eventi aperti e accessibili a tutti i cittadini. Bastia, nel cercare una sua identità, sembra smarrire la via giusta. L’attenzione dovrebbe concentrarsi su eventi in cui la volontà di stare insieme non dovrebbe essere strumentalizzata a fini propagandistici, poiché questo compromette lo spirito genuino dei volontari e il desiderio di condividere momenti di gioia e convivialità. Secondo noi tutto ciò è un altro schiaffo di questa giunta alla quale i bastioli dovranno trovare la forza di rispondere il prossimo 9 giugno, con pacatezza, all’interno della cabina elettorale.
12/01/2024
Coalizione Progressista: PD, M5S, SI, PSI e liste civiche