«Che il recarsi alla fantomatica Medio Etruria, tanto bramata quanto narrata da vertici regionali e comunali – dalla presidente Tesei all’assessore ai Trasporti Melasecche fino ad altri esponenti della Lega di Perugia e Terni», dichiara il candidato sindaco di Alternativa Popolare per Perugia, Davide Baiocco, «sia un’operazione senza senso e quindi scellerata è cosa che i perugini, ma anche gli assisiati e i folignati, hanno già ben compreso. Nessuno di noi, da Perugia, vuole fare 120 chilometri – fra andata e ritorno – per recarsi in Toscana a rincorrere il Frecciarossa. Né Melasecche, né la Tesei ci pagheranno mai la benzina per fare tutti quei chilometri. Ancor peggio, ovviamente, sarebbe poi per chi partisse in auto da Assisi e Foligno. Pertanto invito i perugini e gli altri umbri a non lasciarsi prendere in giro».
«Per di più, da quando Trenitalia», continua Baiocco, «ha annunciato la sostituzione del treno Frecciabianca da Ravenna a Roma – che già da anni transita per Foligno, Spoleto e Terni – prima con i Frecciargento e poi con i Frecciarossa quando il servizio sarà prolungato fino a Salerno, ecco dimostrato che non ci sono particolari lavori da fare per far passare i Frecciarossa nelle tre suddette città umbre. Le rotaie esistenti servono già allo scopo».
«Di conseguenza l’unico tratto ancora non servito dai Frecciarossa resterebbe quello da Perugia a Foligno. Faccio due considerazioni», precisa l’ex capitano del Grifo. «La prima è un auspicio: sarebbe ora che, su questo percorso, i viaggiatori fossero serviti da treni moderni come i Frecciarossa o – almeno da subito – dai Frecciargento, con sedili più comodi, un miglior impianto di riscaldamento e raffrescamento, il wi-fi a bordo, le prese elettriche per ricaricare computer portatili e telefonini, un servizio bar oggi assente sui treni. La seconda è una domanda: come si fa a pensare di non poter far transitare e far fermare il Frecciarossa ad Assisi, che è la città di San Francesco, di Santa Chiara e del beato Carlo Acutis e che è la città più turistica dell’Umbria? Su questo punto, mi farebbe piacere ascoltare la voce del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, finora rimasta in monastico silenzio. Dovrebbe essere la prima interessata ad avere il Frecciarossa alla stazione di Assisi! Certo che la Proietti è in buona compagnia, visto che mantengono lo stesso silenzio – dunque approvando tacitamente il pericolo che i perugini possano rischiare di andare in Toscana per rincorrere il Frecciarossa – anche il Partito democratico, l’uscente sindaco di Perugia, Andrea Romizi e la neocandidata sindaco di Fratelli d’Italia, Margherita Scoccia. Tutti loro, con il loro silenzio-assenso, stanno condannando le proprie città in primis e poi il resto dell’Umbria all’isolamento ferroviario perpetuo relativamente alla rete e ai moderni servizi dell’alta velocità».
«Da tutto ciò», conclude Baiocco, «discende – comunque – il fatto che il progetto caldeggiato dalla Lega, sia a livello regionale, sia comunale, è già morto e sepolto. Infatti i Frecciargento a Foligno, Spoleto e Terni, che presto diventeranno Frecciarossa per volontà della stessa società Trenitalia, sono essi stessi la pietra tombale sopra i desiderata della Lega di Salvini, della Tesei e di Melasecche. Nonché dei silenziosi piddini, di Romizi e della stessa Scoccia».
Fonte: Alternativa Popolare Perugia – partito politico