Autorità civili, militari, politiche e religiose, Associazioni degli ex combattenti, concittadini e concittadine, cari studenti e care studentesse, Personale della Scuola tutta, celebriamo oggi il 4 novembre, dopo il maltempo che ieri ha impedito la commemorazione come da programma. Celebriamo un giorno di Festa, come lo fu il 4 novembre 1918 con la fine della Prima Guerra Mondiale.
Come ogni anno abbiamo aperto le commemorazioni con la deposizione delle corone di alloro per tutti i caduti e i dispersi di tutte le guerre e ringraziamo i militari in servizio in Italia e nelle missioni internazionali di pace all’estero. Come ogni anno ci ritroviamo commossi e silenziosi di fronte ai monumenti ai caduti del nostro Comune, Ospedalicchio, Costano, Bastia centro, perché la memoria rimanga sempre viva e il loro esempio mai dimenticato. Come ogni anno il nostro tributo non va solo a coloro che non ci sono più, il nostro sguardo e il nostro ringraziamento va anche a tutti coloro che ogni giorno difendono la pace, la libertà, la dignità della persona.
Non basta però solo commemorare e ringraziare. Non basta ritrovarci qui tutti gli anni per festeggiare l’Unità Nazionale e le Forze Armate proclamando propositi e buone volontà, il sacrificio e l’impegno di altri verso di noi hanno valore se attecchiscono autenticamente nei cuori di ciascuno di noi, se nel profondo crediamo nei grandi valori che sono le fondamenta dell’umanità e di un credo comune, la Pace, il rispetto, la solidarietà, l’accoglienza, l’amore per il prossimo. Allora il sacrificio di ieri è tesoro del vivere comune di oggi.
Una riflessione profonda accompagna il gesto della deposizione delle Corone, ricordare la storia per vivere e promuovere la Pace dalle dimensioni locali, per costruire un futuro di pace nell’ aprirsi oltre ogni confine con la forza del dialogo e delle nostre azioni, perché nessuno sacrificio sia invano, perché la nostra libertà ha senso quando costruisce la libertà dell’altro.
“Difendiamo la pace ogni giorno” è scritto nel manifesto del Ministero della Difesa, questo è quello che dobbiamo fare, che ci dobbiamo sforzare di realizzare ogni giorno in questo particolare contesto storico in cui atroci guerre segnano l’umanità.
Verso i nostri figli, verso i nostri bambini abbiamo dei doveri irrinunciabili, quello dell’esempio innanzitutto, essere da esempio nel trasmettere i valori della persona, dell’unità, del rispetto, dell’accettazione, tutti sinonimi della parola Pace.
La pace non è solo assenza di conflitti e di guerre, la pace è una predisposizione d’animo che si costruisce giorno dopo giorno, fuori e dentro le mura della casa. La pace è vedere orizzonti di dignità e rispetto. La pace è ciò che recita l’articolo 11 della nostra Costituzione: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Nel nostro quotidiano, rinnegare la guerra vuol dire vincere l’egoismo umano, sempre pronto a dichiarare nuovi conflitti per smania di potenza e sopraffazione, combattere l’ignoranza e il disimpegno civico.
Non bastano le parole, servono i fatti, ciascuno di noi è chiamato alla pace. Così commemoriamo tutti quei giovani che chiamati alla guerra lasciarono affetti, quotidianità, aspirazioni, desideri e, come sacrificio massimo, la vita. Alimentare la guerra è molto più facile che promuovere la pace, la guerra è irresponsabilità, la pace responsabilità, la guerra ci limita gli orizzonti, la pace ci spinge ad orizzonti possibili.
Nel 2021 abbiamo conferito la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, a quel soldato che senza nome rappresenta e perpetua nel tempo il simbolo del sacrificio massimo, la vita per gli altri, a Costano abbiamo ripercorso la strada della Rimembranza dove sono state provvisoriamente poste le targhe dei ragazzi costanesi caduti nella prima e seconda guerra mondiale, del rinnovato ricordo dei caduti in guerra, ad Ospedalicchio e Bastia ci siamo stretti intorno ai monumenti con i loro nomi.
Da una cerimonia alla nostra quotidianità, al nostro incontrarsi tutti i giorni, alla relazione, al dialogo, alla disponibilità e all’impegno comune, questa è la chiamata a cui tutti dobbiamo rispondere.
Non siamo soli. Grazie a tutti gli uomini e le donne delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine che ogni giorno garantiscono la nostra libertà, a loro, a chi è impegnato nelle missioni va tutta la nostra riconoscenza, garanti dell’identità nazionale e dei valori su cui si fonda la nostra democrazia. Con loro ringrazio i volontari che affiancano le Forze Armate e le Forze dell’Ordine ogni volta che la popolazione ha bisogno di cura e sostegno, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana, ogni volontario impegnato nelle emergenze.
Grazie a tutti i cittadini e le cittadine, alle autorità civili e religiose, alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, a Orlando Giuliani della Banda Musicale di Costano che ha suonato il Silenzio, ai parroci, al Comitato San Rufino di Costano, a tutte le scuole presenti, agli studenti, alle loro famiglie, agli insegnanti e alle insegnanti, alle Dirigenti, per il grande impegno e per le grandi emozioni, per aver ricordato insieme il sacrificio e il valore della pace e della libertà.
Viva l’Italia e tutti coloro che si riconoscono in uno Stato unito e lo difendono con gli strumenti della Pace.
06/11/2023
Il Sindaco Paola Lungarotti